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Prelievo forzoso

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  • #61
    maria.pa se interessa oggi ho aperto il conto in Postfinance come avevo detto.

    qui trovi un po' di info che ho lasciato, magari aiuta per qualche dubbio : http://www.paradisi-fiscali.com/8-di...ne-postfinance
    www.best-privacy.com

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    • #62
      Grazie Poiuytr.
      Ti ringrazio moltissimo per l’informazione e il documento, che leggerò attentamente. Mi sono in questi giorni limitata a leggere evitando di postare, diciamo pure che mi sono tenuta fuori dalle polemiche - perché non avrei avuto niente da aggiungere a quanto pubblicato nel forum dagli esperti e da semplici utenti.
      Pregando chi mi legge di correggere immediatamente gli svarioni che andrò a scrivere, ad uso esclusivo di chi, come la sottoscritta, si trova per la prima volta ad affrontare problematiche simili, vorrei tentare un brevissimo riassunto. O, almeno, di porre alcuni punti fermi.
      Come si vede i punti salienti sono solo due: andare via dall’Italia subito e prepararsi ad andare via, nel frattempo mettendo in piedi una difesa quanto più possibile efficace.

      1) Chi ha intenzione di trasferirsi all’estero ed aprire una qualsiasi attività e/o una società deve vendere tutto il suo patrimonio in Italia (beni mobili e immobili) e troncare i ponti con il suolo natio. Magari iscriversi all’Aire e venirci in vacanza, in Italia, ma scomparire del tutto come contribuente.
      2) Trasferendosi e iscrivendosi all’Aire si perdono alcuni diritti garantiti a qualsiasi cittadino. Per esempio l’assistenza sanitaria. Idem (per chi non maturato la pensione come lavoratore), l’assegno sociale.
      3) Recarsi all’estero per aprire una società in vista di un futuro trasferimento è sconsigliato. Non risolve ma, anzi, complica le cose perché espone a controlli e addirittura a denunce per estero vestizione. In altre parole un cittadino italiano che investe i suoi soldi in una società estera è automaticamente visto come evasore, con tutto quel che ne consegue.
      4) Chi detiene patrimoni immobiliari (come la sottoscritta) deve pertanto rinunciare a soluzioni come quella al punto 2, accelerando la dismissione in programma anche a costo di rinunciare ad un equo ricavo.
      5) Chi detiene liquidi, azioni, fondi, libretti di risparmio, depositi postali o depositi in Coop, ecc., è esposto ad un possibile prelievo forzoso che, dovesse concretizzarsi, naturalmente verrà annunciato il giorno dopo. Già fatto nel 1992 (questa volta si parla del 10% e interesserà tutti i risparmiatori).
      6) Chi ha liquidità può ritirarla e “nasconderla nel materasso”. Se il direttore di banca dovesse rifiutare di consegnare gli importi di proprietà o esigesse un tempo esageratamente lungo per farlo, è possibile intimarne la consegna minacciando di denunciarlo (bene, prima, controllare il contratto stipulato con la banca nel caso in cui fossero previsti tempi precisi).
      7) Nell’eventuale denuncia alle autorità che il direttore dichiarasse di voler inviare, sarà sufficiente scrivere: “cavoli miei”. Oppure alludere ad un “vizio” inconfessabile ma anche al proprio diritto alla privacy.
      8) Ritenendo ovviamente rischioso tenere i propri soldi nel materasso è possibile bonificarli in un conto estero (i rendimenti sono oggi talmente ridicoli che non fanno la differenza). Il conto estero andrà denunciato in fantomatico quadro RW al momento della denuncia dei redditi.

      Mi fermo qui, per adesso. Sarebbe una soluzione efficace al 100% quella esposta al punto 8?
      Leggo e rifletto sul documento che hai gentilmente postato e nel frattempo attendo Vs. correzioni.
      Rimando a più tardi le mie impressioni su quanto invece scritto da Edmond Dantes…
      Tutti sono concordi nel ritenere David un guru. Di sicuro per quanto mi riguarda si tratta di una persona preparata e civile. Iil suo stile è ben visibile a tutti. Mi piacerebbe leggere un suo parere.

      maria paola

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