Originariamente Scritto da afratton
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Se il nominee esce fuori di testa e comincia a fare quello che vuole con la mia società, io non devo essere tutelato? Se così è, può anche esserci qualcuno che è disposto ad accettare il rischio perché si fida, ma allora il fatto che è una pratica basata solo sulla fiducia deve essere chiaro.
Ovviamente poi un conto è fidarsi dell'avvocato Pippo di Vanuatu è tutt'altra cosa è fidarsi della Unicredit Fiduciaria.
Ma la domanda generale di questa discussione è: come fa il beneficiario ultimo a proteggersi da eventuali azioni fraudolente del nominee? Se non si può non fa niente, non mi aspetto per forza che sia possibile. Se non è possibile infatti mi basta sapere che non lo è!
Poi è stato anche chiesto se la figura è regolamentata, cioè se esistono leggi che parlano esplicitamente della figura del nominee.
Perché anche il Trust è un contratto nel quale si ripone la fiducia su un terzo, però questo è regolato e anche molto bene, e se il trustee di un trust va fuori di testa c'è la legge pronta a intervenire per tutelare il beneficiario. E non mi pare sia una richiesta assurda quella di essere tutelati, ma si tratta solo di avere la certezza del diritto.
Concludo ripetendo che è giusto che il nominee si tuteli dal beneficiario, perché la pratica è sicuramente prona ad abusi. Io nel forum, se guardi anche le altre discussioni in cui intervengo, tratto solo degli aspetti della riservatezza perché non sono uno che mira a fare cose illegali.
Ma anche il beneficiario deve tutelarsi dal nominee, allo stesso modo di come in un trust la legge tutela il beneficiario ed è pronta a intervenire contro il trustee di mala fede. Temo che questo però non sia possibile dato che la figura giuridica del nominee non esiste e non trova spazio nella giurisprudenza.
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