Buonasera,
scrivo per porre un quesito davvero banale, a cui però non riesco a rispondere con certezza.
Ipotizziamo che io, di nome Tizio, conduttore di un locale commerciale, non abbia più la possibilità economica di pagare il canone di locazione, e che proponga pertanto al locatore una risoluzione anticipata consensuale del contratto, con abbandono immediato dei locali da parte mia (locali ristrutturati a mie spese pochi mesi fa), corrispondendo un indennizzo in suo favore (inferiore alle sei mensilità canoniche), ma che egli non voglia assolutamente sentire ragioni e rifiuti qualsiasi proposta di accordo...
Ipotizziamo anche che sul contratto di locazione sottoscritto vi sia scritto qualcosa tipo
"Il mancato pagamento alle scadenze mensili pattuite (il giorno 5 di ogni mese), per qualunque causa, in tutto od in parte, anche di una rata del canone costituisce in mora il Conduttore, e trascorsi venti giorni dalla scadenza prevista, comporta la risoluzione di diritto del contratto, ex. Art 1456 del codice civile (clausola risolutiva espressa)."
Se io Tizio dunque ritardassi il pagamento del canone di più di 20 giorni, in seguito a questo mio inadempimento, il locatore potrebbe avvalersi della clausola risolutiva espressa che farebbe cesare immediatamente il contratto e i suoi effetti...
A questo punto io Tizio dovrei corrispondere una penale/indennizzo al conduttore, se non espressamente previsto dal contratto? Se si, quale legge/articolo lo prevede?
Grazie mille a tutti, in anticipo.
Buon lavoro
scrivo per porre un quesito davvero banale, a cui però non riesco a rispondere con certezza.
Ipotizziamo che io, di nome Tizio, conduttore di un locale commerciale, non abbia più la possibilità economica di pagare il canone di locazione, e che proponga pertanto al locatore una risoluzione anticipata consensuale del contratto, con abbandono immediato dei locali da parte mia (locali ristrutturati a mie spese pochi mesi fa), corrispondendo un indennizzo in suo favore (inferiore alle sei mensilità canoniche), ma che egli non voglia assolutamente sentire ragioni e rifiuti qualsiasi proposta di accordo...
Ipotizziamo anche che sul contratto di locazione sottoscritto vi sia scritto qualcosa tipo
"Il mancato pagamento alle scadenze mensili pattuite (il giorno 5 di ogni mese), per qualunque causa, in tutto od in parte, anche di una rata del canone costituisce in mora il Conduttore, e trascorsi venti giorni dalla scadenza prevista, comporta la risoluzione di diritto del contratto, ex. Art 1456 del codice civile (clausola risolutiva espressa)."
Se io Tizio dunque ritardassi il pagamento del canone di più di 20 giorni, in seguito a questo mio inadempimento, il locatore potrebbe avvalersi della clausola risolutiva espressa che farebbe cesare immediatamente il contratto e i suoi effetti...
A questo punto io Tizio dovrei corrispondere una penale/indennizzo al conduttore, se non espressamente previsto dal contratto? Se si, quale legge/articolo lo prevede?
Grazie mille a tutti, in anticipo.
Buon lavoro
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