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Avviare un'attività di e-commerce: dubbi e consigli

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  • Avviare un'attività di e-commerce: dubbi e consigli

    Buongiorno,

    innanzitutto complimenti per il sito. Mi scuso se non mi sono presentato, ma non ho trovato la sezione adatta. Vi espongo il mio problema.

    Attualmente lavoro come dipendente in un punto vendita di una grande catena di supermercati; ricopro un ruolo di responsabilità, ma, per un motivo o per l'altro, la paga non è molto alta (i bonus in busta paga vengono dati solo se si raggiungono determinati obbiettivi, i quali nel 99% dei casi sono irraggiungibili). A ciò va aggiunto il fatto che il mio tempo libero è ridotto all'osso, dato che il sabato lavoro sempre, la domenica e durante le festività quasi sempre.

    Avendo qualche soldo da parte, sto valutando se avviare un'attività di e-commerce, nella fattispecie un sito di aste al centesimo. Ora, l'apertura di questo tipo di attività è castrata da una serie di fattori, primo fra tutti che in Italia è illegale vendere prodotti all'asta su internet. Dato che nel settore delle aste al centesimo c'è molta competizione, per "sfondare" sul mercato bisogna avere una serie di "requisiti" che invoglino i giocatori ad iscriversi al tuo sito, piuttosto che al sito di un altro: pagamenti tramite paypal, dati della società, un recapito ufficiale cui scrivere, ecc... Se ne deduce che per fare affari in questo settore è necessario creare una società (non in Italia ovviamente).

    A questo punto mi sorgono vari dubbi:

    A) volendo creare una società all'estero, quale sarebbe il Paese migliore? Da quanto ho letto una LTD inglese avrebbe vari vantaggi: burocrazia molto snella, tasse accettabili, costi di apertura e di gestione non troppo alti;

    B) nel caso in cui si apra una società estera, operando esclusivamente sul territorio italiano bisognerebbe però avere una filiale con P.I. e pagare alcune tasse. Ora, è possibile creare una società estera per svolgere un'attività considerata illegale in Italia (ma perfettamente legale nel Paese d'origine) e allo stesso tempo possedere una filiale in Italia che paga le tasse su quell'attività? Credo che la risposta sia no, ma magari esiste qualche escamotage;

    C) nel caso in cui si apra una società estera e si operi esclusivamente in Italia, ma non si voglia aprire P.I. e/o pagare le tasse al di fuori del Paese d'origine, non avendo una sede di lavoro reale (tipo un ufficio o un magazzino) e svolgendo una vita normale (quindi niente "spese pazze", niente abiti o auto di lusso, ecc...), ci sono possibilità di essere beccati dal fisco italiano?

    D) nel caso in cui si apra una società estera, è meglio essere socio unico o avere più soci?

    Questi sono i dubbi che ho al momento. Tenete presente che per aprire un sito serio di aste al centesimo servono almeno (a voler stare bassi) 10.000€, quindi se decido di farlo devo essere sicuro che non vada tutto a donnine di facili costumi.

    Grazie in anticipo per le risposte.

  • #2
    Ciao e benvenuto .
    Lasciando un attimo da parte le questioni societarie ti consiglierei innanzi tutto di effettuare un approfondita ricerca e analisi sul mercato e sui tuoi competitor .
    A mio avviso , per avviarti come si deve ci devi aggiungere uno zero ( e ancora non sò se basta ) .
    Per la parte societaria dipende dalla giurisdizione ,ma mettiamo una cifra di 3000 euro .
    Realizzazione sito ( fatto come si deve e che invoglia a restare )
    marketing ( se vuoi sfondare ti devi piazzare con Adwords e se fai le cose fatte bene di soldi ne partono )
    Prodotti : e quì ti fai del male seriamente . Chi punta alle aste va per prodotti hi-tech seri . Vedi Apple . Tra 2 settimane escono i nuovi Iphone e costeranno un 100one più dei vecchi di media ( a quanto si dice ) . Metti 2 16Gb , 2 32Gb ,2 64Gb e 5-6000 euro ti son partiti . Aggiungi qualche Galaxy , qualche MacBook , gli Ipad non li vuoi mettere ?
    Ti sei già vaporizzato 50-60.000 euro come ridere .

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    • #3
      Ovviamente le spese sono molte. Come hai detto tu sui 3.000€ per la parte societaria, per quanto riguarda il software di gestione delle aste sto attendendo vari preventivi, ma mi aspetto ALMENO 5.000€ di spesa. Poi c'è la realizzazione del sito e il marketing (su cui mi devo ancora informare, comunque chi produce il software si occupa anche di web design e di SEO).

      Dato appunto che le spese sarebbero molte, vorrei capire per tempo se l'avvio di questa attività è fattibile.

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      • #4
        Buongiorno anche a te e benvenuto nel nostro forum!

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        • #5
          "Back to the Future"... ho un sogno: ritornare a lavorare e guadagnare come negli anni 60... Fatti una llc-DE > Sh.p.k.

          http://www.elusione-fiscale.com/




          http://www.elusione-fiscale.com/

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          • #6
            Sarebbe?

            Ho un altro quesito, che mi sono dimenticato di scrivere nel primo intervento: qualora decidessi di aprire la società estera mentre sono ancora dipendente, cosa dovrei fare? E' illegale? Quali rischi correrei?

            Grazie

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            • #7
              Ti consiglio di affidarti ( per il marketing ) ad una società specializzata ,ne va della riuscita del progetto .
              Originariamente Scritto da MeMedesimo Visualizza Messaggio
              Ovviamente le spese sono molte. Come hai detto tu sui 3.000€ per la parte societaria, per quanto riguarda il software di gestione delle aste sto attendendo vari preventivi, ma mi aspetto ALMENO 5.000€ di spesa. Poi c'è la realizzazione del sito e il marketing (su cui mi devo ancora informare, comunque chi produce il software si occupa anche di web design e di SEO).

              Dato appunto che le spese sarebbero molte, vorrei capire per tempo se l'avvio di questa attività è fattibile.

              Comment


              • #8
                Originariamente Scritto da MeMedesimo Visualizza Messaggio
                Sarebbe?

                Ho un altro quesito, che mi sono dimenticato di scrivere nel primo intervento: qualora decidessi di aprire la società estera mentre sono ancora dipendente, cosa dovrei fare? E' illegale? Quali rischi correrei?
                Grazie
                come minimo la fucilazione

                Comment


                • #9
                  Scherzi a parte, con società estera anonima si rischia a rimanere dipendenti presso un'altra azienda italiana (nel mio caso che commercia prodotti totalmente differenti)?

                  Non vorrei dare le dimissioni, spendere una fracca di soldi per la nuova attività e poi rimanere in mutande! Sempre meglio avere una via d'uscita alternativa.

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                  • #10
                    Nessuno ti vieta di essere dipendente e allo stesso tempo titolare di 200 società

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                    • #11
                      [QUOTE=MeMedesimo;27104]

                      provo a darti il mio contributo sui dubbi:

                      A questo punto mi sorgono vari dubbi:
                      A) volendo creare una società all'estero, quale sarebbe il Paese migliore? Da quanto ho letto una LTD inglese avrebbe vari vantaggi: burocrazia molto snella, tasse accettabili, costi di apertura e di gestione non troppo alti;
                      uk vada per le aste al centesimo ma non sarà mai tax free. offshore totalmente è meglio, ma potresti avere problemi con paypal etc..

                      B) nel caso in cui si apra una società estera, operando esclusivamente sul territorio italiano bisognerebbe però avere una filiale con P.I. e pagare alcune tasse. Ora, è possibile creare una società estera per svolgere un'attività considerata illegale in Italia (ma perfettamente legale nel Paese d'origine) e allo stesso tempo possedere una filiale in Italia che paga le tasse su quell'attività? Credo che la risposta sia no, ma magari esiste qualche escamotage;
                      è una società che lavorerà solamente online, non necessita di stare da nessun altra parte che nel luogo in cui è incorporata.

                      C) nel caso in cui si apra una società estera e si operi esclusivamente in Italia, ma non si voglia aprire P.I. e/o pagare le tasse al di fuori del Paese d'origine, non avendo una sede di lavoro reale (tipo un ufficio o un magazzino) e svolgendo una vita normale (quindi niente "spese pazze", niente abiti o auto di lusso, ecc...), ci sono possibilità di essere beccati dal fisco italiano?
                      devi usare nominee per proteggere la tua identità in ogni caso.

                      D) nel caso in cui si apra una società estera, è meglio essere socio unico o avere più soci?
                      dipende, sei solo o hai soci che vogliono aprire con te?

                      Questi sono i dubbi che ho al momento. Tenete presente che per aprire un sito serio di aste al centesimo servono almeno (a voler stare bassi) 10.000€, quindi se decido di farlo devo essere sicuro che non vada tutto a donnine di facili costumi.
                      per questo ti serve un business plan ben strutturato sia in termini di conto economico iniziale di startup che di quelle che saranno le spese previstre una volta a regime e gli introiti stimati meno la tassazione da valutare secondo la giurisdizione scelta.

                      in bocca al lupo per il tuo progetto, dacci dentro!
                      I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati. Albert Einstein.

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                      • #12
                        Non so ancora se sarò da solo ad avviare il progetto, o con un paio di miei amici/colleghi. Per ora mi sto facendo un'analisi di mercato abbastanza accurata, e ovviamente ho richiesto vari preventivi per la creazione del sito.

                        Fare tutto da solo non è facile (anche perché al momento lavoro e ho poco tempo), però è una cosa che vorrei portare a compimento.

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                        • #13
                          Riprendo questa discussione.

                          Con server in america e sito intestato a società Delaware controllata da OS, secondo voi si rischia qualcosa? Meglio utilizzare anche dei proxy?

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                          • #14
                            Se usi un buon abbonamento VPN non hai di che preoccuparti !!!
                            Per tutto ciò che ti serve, ed hai scritto, se posso, figurati...
                            Saluti e buon business, anyway
                            " Per avere cose MAI avute, occorre FARE cose mai fatte !!!"

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                            • #15
                              La VPN come funziona?

                              le soluzioni cui avevo pensato erano proxy tra server ed utente finale, oppure proxy tra server e mia connessione (dato che opererei dall'Italia attraverso internet).

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