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Info import export olio extravergine oliva

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  • #16
    Per questo accetto consigli!!! Avanti tutti!!!

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    • #17
      Io, da ignorante, opterei per una scoZese.... Rispettabilità, in eu ma non troppo, conto societario totalmente off, sito ancora più off.... Ma sono ignorante ;-)

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      • #18
        Originariamente Scritto da erica Visualizza Messaggio
        Io, da ignorante, opterei per una scoZese.... Rispettabilità, in eu ma non troppo, conto societario totalmente off, sito ancora più off.... Ma sono ignorante ;-)



        se manca l'esperienza,
        il rischio è che quello che appare non sia ciò che è,
        esempio:




        ...ricordati che le LTD a cazzo: si pagano !

        (questo è uno dei pochi consigli ad omnibus che mi sento di esplicitare)

        Last edited by Edmond_Dantès; 06/11/2014, 01:50.

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        • #19
          Originariamente Scritto da erica Visualizza Messaggio
          Ok..... Sono aperta a tutte le intimità.... Che detta cosìi fa sembrare abbastanza troia ;-)
          grazie edmond ;-))))
          per la parte italiana , valutate con un professionista locale . Potrebbe andare anche una cooperativa di agricoltori .

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          • #20
            Originariamente Scritto da erica Visualizza Messaggio
            In breve si tratta di acquistare in italia e vendere all'estero (se capita anche in italia), prodotti già inscatolati in latte o bottiglie, che rispettano norme igienico sanitarie, di etichettatura e informazioni sul prodotto.
            I problemi sono noti. Come evitare l'autoflagellazione all'italiana?
            Soluzioni?
            Il tema mi interessa molto. Il problema rimane il prezzo finale. Stiamo parlando di olio extravergine pugliese (100% italiano)? Prezzo franco frantoio? Avete già canali commerciali aperti all'estero?
            In questo momento l'unione fa la forza e i piccoli/medi produttori non sono in grado di internazionalizzarsi, sia per carenze finanziarie, che per - non me ne vogliano - incapacità organizzativa. Sicuramente creando una struttura consortile, senza far perdere identità a ciascun partner, si possono mettere a fattor comune le risorse e i contatti. Ad esempio, si può partecipare ai vari bandi per l'internazionalizzazione (MISE, Camera di Commercio etc.) e ottenere contributi anche a fondo perduto per internazionalizzarsi o più semplicemente per partecipare a fiere internazionali. Si può creare un buyer estero che ha l'esclusiva nel trattare i prodotti con i distributori dei vari paesi (come fanno in altri settori già ricordati dagli altri amici del forum).
            Tutto sta ad avere un progetto chiaro, obiettivi prefissati, budget definito e professionisti seri.
            Spero di essere stato chiaro, perché a volte sono troppo prolisso e scivolo nel legalese.

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            • #21
              Originariamente Scritto da avv.pallini Visualizza Messaggio
              Tutto sta ad avere un progetto chiaro, obiettivi prefissati, budget definito e professionisti seri. Spero di essere stato chiaro, perché a volte sono troppo prolisso e scivolo nel legalese.
              avv. , sei sempre molto chiaro. ce ne fossero di avvocati così !


              vedremmo meno facce in giro come quella qua sotto....

              I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati. Albert Einstein.

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              • #22
                Originariamente Scritto da avv.pallini Visualizza Messaggio
                Si può creare un buyer estero che ha l'esclusiva nel trattare i prodotti con i distributori dei vari paesi (come fanno in altri settori già ricordati dagli altri amici del forum).
                Questa è la questione che è stata posta inizialmente, erica dovrebbe raccontarci nei dettagli come intende operare a livello pratico.

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                • #23
                  A livello pratico significa comprare a prezzo franco frantoio i vari marchi (non sfuso, già lattinato, quindi con tutte le autorizzazioni del caso per archiviare il problema "norme" di commercializzazione alimentare) e distribuire all'estero a distributori o al "dettaglio".
                  Il problema principale per noi è capire il come, paradossalmente la questione prezzo è l'ultimo ostacolo. Vorremmo prima capire come impostare lo "scheletro" e poi rifinire... A (A1,A2,A3,A4.....) vendono a B, B vende a C e C vende a D(D1,D2,D3,D4....)
                  Vorremmo che funzionasse così. Che ne pensate?

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                  • #24
                    a me risulta che le imprese agricole non versano l'irpef ed hanno un regime iva non al 22% (presto 25) ma minimo...

                    Olio di oliva di pressione, ex 15.07 4% 4%
                    commestibile, lampante rettificato

                    Olive fresche, allo stato naturale ex 07.01 4% 4%
                    o in salamoia ex 07.03


                    il punto stà nel fatto che da noi: le pesche le pagano al frutteto 0.30€/Kg

                    per venderle nei negozi/supermarket a oltre 3€/Kg

                    Costo delle pesca al produttore = 0.45€/Kg

                    quindi o ti sostituisci alle Coop comuniste, Conad, LIDL, Despar e fruttivendoli vari,

                    o lasci le olive sull'albero che se le mangino i corvi ed i parassiti !!


                    quindi è inutile che ci fai tante domande, perché noi le soluzioni le abbiamo...

                    piuttosto rispondimi tu ad una ?

                    sei in grado di competere con i concorrenti ?

                    di mettere in piedi una struttura commerciale con tutto il marketing che ne consegue ?

                    di gestire un e-commerce con i fiocchi (costo di un sito minimo 1000€) ?

                    ma soprattutto hai i fondi per partire ? una ltd Scozzese ti costa 3500€ solo per vedere il suo nome su un pezzo di carta e poi ??

                    alla fine 5000 non ti bastano per arrivare al 31 dicembre... e dal prossimo anno 3000/anno minimo per tenerla ferma...

                    Cipro... idem !!



                    vuoi una O.O.D Bulgara... già fondata...

                    costo annuo di gestione all inclusive 200€/mese,

                    con sovraintendente italiano trilingue a Sofia ??

                    1000€ in mano andiamo da un notaio e te le cedo, pronta!

                    ...e poi che te ne fai ???


                    è come se ti mettessi in mano una pistola.... e se ti spari in un piede !??

                    le soluzioni di pianificazione fiscale internazionale, non si trovano nel forum come al supermercato....

                    ...non sono cose da casalinghe !!
                    Last edited by Edmond_Dantès; 07/11/2014, 00:09.

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                    • #25
                      Edmond ma che dici? ma che risposta è la tua?
                      le risposte non le trovo sul forum come al supermercato. allora a checcazzo serve un forum? a far vedere quanto sono bravi chi è bravo?
                      seconda stronzata:quindi è inutile che ci fai tante domande, perchè noi le soluzioni le abbiamo...
                      che cosa significa, cioè capisci che non è una affermazione corretta dal punto di vista logico?
                      terza stronzata: qui si parla tanto di disinformazione e appena si fa una domanda si risponde col contagocce, con aforismi e con vignette del cavolo quasi a prendere in giro i comuni mortali che domandano e cercano di capirci qualcosa in piu....
                      Rappresenti davvero al meglio la filosofia del concetto di forum! ovviamente è sarcasmo.
                      Al di la di questo, grazie a tutti coloro che mi hanno dato spunti di riflessione e schiarito alcune zone d'ombra.

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                      • #26
                        Originariamente Scritto da erica Visualizza Messaggio
                        A livello pratico significa comprare a prezzo franco frantoio i vari marchi (non sfuso, già lattinato, quindi con tutte le autorizzazioni del caso per archiviare il problema "norme" di commercializzazione alimentare) e distribuire all'estero a distributori o al "dettaglio".
                        La merce che giro fa? Quando l'acquisti dove viene immagazzinata? Dove transita? Passa sempre (fisicamente) da A a B a C a D o ci sono delle triangolazioni? Chi saranno i soci della commerciale estera?

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                        • #27
                          la merce viene immagazzinata in italia e almeno sulla carta dovrebbe passare da A a B a C a D. I soci della commerciale estera sarebbero gli stessi di quella italiana, tre per la precisione, ma vorremmo rimanere anonimi. Noi vorremmo essere sia B che C.
                          Ci sono altre possibilità?

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                          • #28
                            di una cosa sono certo, quelli che ragionano come te: non vanno da nessuna parte...

                            e i colleghi che in questo momento tacciono...

                            lo fanno giustamente, perché in fondo:
                            se un bambino vuole farsi un giocattolo ? ...che male c'è ?? basta che lo paghi !!

                            il modo, atteggiamento, come ti rapporti al problema denota inesorabilmente tutta la tua ignoranza e incompetenza riguardo alla problematica offshore e/o inshore in materia di fiscalità internazionale...

                            faccio dalle 6 alle 8 consulenze gratuite al giorno... e capisco subito ormai, con chi ho a che fare...

                            e proprio perché sono gratuite... sono l'unico che può permettersi di dire le cose come sono nella realtà... gli altri tacciono e per la gran parte acconsentono... perché ne abbiamo tutti piene le palle di quelli che vengono sul forum a giocare a rimpiattino !!

                            quando accompagno un lettore in banca estera (mi paga solo il viaggio) e gli faccio aprire il conto in 20 minuti, anche se non ha tutti i documenti fondamentali a posto, mentre la settimana precedente 4 banche internazionali lo avevano sbattuto alla porta come fosse un
                            clochard alla sola richiesta di aprire un C/C... mi basta e mi avanza, non ho certo bisogno del tuo gradimento...
                            anzi, dato che posso permettermelo, a te d'ora in avanti, nessun tipo di consulenza, ne gratuite e tanto meno a pagamento...

                            prova ! e poi fra 8/9 mesi, sappici riferire come è andata: sono curioso...

                            invece di sparare domande a cazzo, a cui è impossibile rispondere, perché se non c'è un contesto ben delineato delle problematiche individuali, (ammesso e non concesso che nessun imprenditore sano di mente esporrebbe pubblicamente ne qui ne in altro luogo pubblico i suoi dati sensibili,) faresti meglio a seguire in silenzio i vari thread e sceglierti uno o due dei tanti consulenti o sedicenti tali che partecipano, con i criteri che prediligi e non perseverare a pretendere "soluzioni facili"....

                            se non comprendi il termine "soluzioni facili" fattelo spiegare da David che su questo argomento se già incazzato, a mio avviso giustamente , più volte anche di recente....

                            questo vale per il futuro... chi vivrà: vedrà

                            ...e: chi è colpa del suo mal pianga se stesso (non i cattivi consiglieri ! )

                            PS. alla fine c'è sempre Caporaso e TGH Abogados


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                            • #29
                              Erica , non ho capito una cosa . I soci interessati sono gli stessi produttori ? Oppure loro sono semplici fornitori ?
                              Ad ogni modo tornado alla mia prima ridposta :
                              mettiamo un prezzo al produttore di 5 euro al litro
                              la societa italiana rivende al distributore estero a 5.50 /6 .
                              il distributore rivende al prezzo finale .
                              L italiana stara sempre in bilico tra pareggio e perfita e tutto il guadagno lo fa la estera

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                              • #30
                                Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                                Erica , non ho capito una cosa . I soci interessati sono gli stessi produttori ? Oppure loro sono semplici fornitori ?
                                Ad ogni modo tornado alla mia prima ridposta :
                                mettiamo un prezzo al produttore di 5 euro al litro
                                la societa italiana rivende al distributore estero a 5.50 /6 .
                                il distributore rivende al prezzo finale .
                                L italiana stara sempre in bilico tra pareggio e perfita e tutto il guadagno lo fa la estera
                                No Afratton, i soci non sono produttori, non hanno benefici o finanziamenti derivanti da PSR.
                                Comprano in blocco e rivendono in blocco. Il meccanismo di margine della società estera e "il basso profilo" di quella italiana lo avevo capito, cercavo di comprendere se una cosa del genere però è realmente fattibile, o se ci possono essere ostacoli normativi/legali/strutturali, ad esempio con la gestione del magazzino italiano, con le spedizioni da italiana ad estera e da estera ad estero...

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