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ed ora cari miei facciamo un po di politica VOTA SI O VOTA NO

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  • Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
    Se volete ripassare la Costituzione ,aprite e leggete il relativo libro . Se poi volete approfondire esiste un ampia scelta di volumi scritti da autorevoli Costituzionalisti .
    Se passa qualche 5S ricordiamogli perché un parlamentare va pagato bene invece di giustiziarlo e metterlo "alla fame".

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    • MANOVRA: JUNCKER DESTABILIZZA IL MERCATO, NE RISPONDA!

      Oggi in Commissione Finanze ci siamo scambiati il testo incredibile delle dichiarazioni del presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, che alitava con forza sul fuoco dello spread per destabilizzare i mercati. E allora abbiamo risposto con un comunicato:
      «Ormai è chiaro a tutti come ogni volta che lo spread non lo soddisfa, perché troppo basso per i suoi gusti, questo signore se ne esca scientemente con dichiarazioni che hanno il chiaro scopo di alzare il livello dello scontro. Maggiore è la tensione tra Italia e Ue, maggiori sono le ripercussioni sui mercati.

      Se l'euroburocrazia pensa di indirizzare in questo modo le scelte di una libera democrazia si sbaglia di grosso. Questo squallido giochino non funzionerà. Stiamo attuando il Contratto di Governo e lo stiamo facendo nel pieno rispetto delle regole».
      Fin qui la prima parte del comunicato. Ricordo che Juncker blatera di un «derapage» rispetto alle regole europee, tale per cui gli altri paesi «coprirebbero di ingiurie e invettive» la commissione da lui presieduta «con l’accusa di essere troppo flessibili». Perciò aggiungiamo:
      «Di quali significative deviazioni parla il signor Juncker? Del 10,5% di deficit spagnolo l'anno in cui l'Italia, in piena recessione, rispettava il vincolo del 3%? O forse si riferisce al sistematico sforamento del vincolo da parte della Francia negli ultimi 10 anni? O forse ancora si sta riferendo al mancato rispetto delle regole sul surplus commerciale da parte di Germania e Olanda?

      È l'ora di farla finita con questi toni da bullo. Le istituzioni europee non possono essere usate in questo modo da questi signori. Forse è arrivato il momento che chi occupa certe posizioni di rilievo inizi a rispondere personalmente dei danni che provoca. Non è accettabile che sia concesso a questo signore e agli altri Commissari europei di intervenire per alterare scientemente l'andamento del mercato. Nonostante la burocrazia europea tenti di distruggere l'Europa, la voglia di cambiamento dei popoli europei glielo impedirà».
      nota di Pino Cabras

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      • Ida Magli: "...In Italia, però, la situazione è molto più difficile che negli altri Stati a causa della presenza di una Sinistra ferma agli ideali del comunismo; ideali che coincidono quasi tutti con quelli del Governo Mondiale che si sta realizzando, e che quindi le impediscono di svolgere perfino la parvenza di una opposizione. Uguaglianza, internazionalismo, mondialismo, sono sostanza del suo credo; per questo a nessuno, quanto alla Sinistra, piace l’unificazione europea, l’eliminazione delle Nazioni, il governo sovra-nazionale, l’uguaglianza fra religioni, etnie, popoli, individui, sessi, con quello che ne consegue di passione smodata per gli immigrati, per gli islamici, per gli omosessuali.
        Peccato, però, che siano i più grandi banchieri e i maggiori capitalisti del mondo quelli che spingono verso l’unificazione dei popoli e dei governi. Sembrerebbe una contraddizione ma non lo è, in quanto più i sudditi sono uguali e più è facile governarli."

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        • "La manovra è molto bella", dice Conte arrivando all'Europa Building a Bruxelles.
          Mi ricorda un mio tema alle elementari per la festa della mamma: "La mamma è molto bella."
          Ovviamente scritto bello in grande per riempire tutto il foglio

          Dio vi aiuti!

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          • Euristi e paladini della caccia al debbbbito pibblico, qualcuno di voi conosce la differenza tra questa e tutte le altre banconote?

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            • David Folterts-Landau, capo economista di Deutsche Bank, oggi ha dichiarato in un'intervista a Bloomberg Tv che la Commissione Europea sta esagerando con l'Italia, in quanto il governo, a fronte del fatto che il deficit è generato solo agli interessi sul debito, è legittimato ad allargarlo.

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              • Rosario Dimito per “il Messaggero”   EMBRAER E-175 ALITALIA Piano Alitalia in due tempi. Prima Fs fa tutto da solo per rispettare i tempi, le promesse di Luigi Di Maio, le esigenze di verifica della Commissione Ue, poi si formerà la cordata con il Mef e il



                Il destino della fallita Alitalia è un atto "ideologico" della corrente statalista del M5S ma senza un elaborato piiano industriale (ne avessero le capacità... ), se non il ventilato "biglietto unico treno-aereo" che è una sinergia tanto ben declamata quanto fantasiosa.

                Del caso si è occupata sabato scroso anche la trasmissione mattutina Omnibus Weekend su La7, nella quale i vari ospiti intervenuti hanno espresso, in generale, le loro perplessità sulla fusione, o meglio acquisizione forzata, di Ferrovie con Alitalia. Gli esperti temevano che la disastrata situazione finanzianria della Compagnia di bandiera indebolisse, pregiudicandolo, il recuperato stato di condizione di FS.

                Secondo me, aggiungo, c'è un ulteriore fattore che implica una riflessione: la cultura d'impresa.
                FS è un'azienda monopolista che opera entro i confini nazionali, mentre Alitalia è, o almeno dovrebbe essere, un global palyer. Non è chiaro come si integreranno in seguito le 2 organizzazioni, probabilmete Alitalia diverrà un branch con autonomia gestionale limitata, comunque sempre subordinata alle decisioni strategiche di FS.

                Direi, non una prospettiva esaltante per una compagnia aerea che deve la sua crisi alle dinamiche concorrenziali che sono sul fronte interno i treni veloci, vedi Milano-Roma, e sul medio raggio i voli low cost che uniscono le maggiori città europee.
                Il punto debole di Alitalia è stata la miopia di non aver sviluppato le tratte intercontinentali che sono più profittevoli, e nel tempo della globalzzazione è la scarsa lungimiranza è stato un errore fatale. Oltre alla pessima amministrazione che riporto sotto.

                Potrà ora un board di ferrovieri orientato al mercato interno, far volare gli aerei fra la concorrenza dei cieli del modo




                Sentenza sugli Amministratori di Alitalia

                L’amministrazione di Alitalia «fu concepita da Giancarlo Cimoli come quella di un pozzo senza fondo cui attingere impunemente». Durante la sua gestione furono effettuate «operazioni prive di ragioni economiche congrue, pericolose e dissennate attività di sperpero di risorse aziendali, dunque mere distruzioni di risorse».

                È durissima la motivazione che ha convinto i giudici del tribunale di Roma a condannare lo stesso Cimoli, presidente e amministratore delegato dal 2004 al 2007, a 8 anni e 8 mesi per bancarotta fraudolenta e aggiotaggio mentre al suo predecessore Francesco Mengozzi sono stati inflitti 5 anni e i due manager Pierluigi Ceschia e Gabriele Spazzadeschi dovranno scontare rispettivamente 6 anni e 6 mesi e 6 anni.

                Cimoli, presidente e amministratore delegato dal 2004 al 2007, è stato condannato a 8 anni e 8 mesi per bancarotta fraudolenta e aggiotaggio mentre al suo predecessore Francesco Mengozzi sono stati inflitti 5 anni e i due manager Pierluigi Ceschia e Gabriele Spazzadeschi dovranno scontare rispettivamente 6 anni e 6 mesi e 6 anni…
                Last edited by Martin; 19/10/2018, 18:47.
                Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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                • Molto brevemente, A Otto e mezzo soo stati discussi gli argomenti del giorno: Lettera Commissione Europea sul DEF e "manina" sul cambio del testo (?) riguardo al condono fiscale




                  Giannini: la lettera è dovuta ad "una manovra che sfascia la finanza pubblica, su 37 miliardi del DEF 22 sono di spesa corrente in deficit a carico delle future generazioni" - sul verbale CdMinistri del condono fiscale "getta un'ombra di discredito sul governo il dilettantismo impressonante con cui si muove"

                  Bechis: " la lettera è meno devastante del previsto, era più pesante quella al precedente governo che minacciava la procedura d'infrazione. ... il fatto nuovo è che riporta il parere negativo dell'Uff Parlamentare del Bilancio mai avvenuto prima [non era mai avvenuto che l'Uff Parl del Bilancio desse un parere negativo ]


                  Gruber: " ... si sta cercando lo scontro con l'Europa???"


                  Bechis: "secondo me si... perchè torna a loro vantaggio" ... " pensano che l'Europa non apra una procedura d'infrazione perchè questa Commissione è in scadenza" ... "lo scontro rafforza loro e i sovranisti"

                  Bechis, sul condono e Di Maio: C'è stata "un'uscita problematica perchè il Presidente del Consiglio Conte era riunito con gli altri Capi di governo quando il V.Pres ha dichiarato che avevano cambiato il testo della norma [sul condono] ... ha fatto una figura ridicola come se quello che stava spiegando era carta straccia! Si è fatta una figura ridicola!"

                  Giannini su Di Maio e testo condono: "opera buffa... tragicomica a tutti gli effetti" ... "Finito il CdM il V.Premier dice non ho visto, non mi appartiene, lo smentisco, non è quella roba lì sul condono..."


                  Unico commento, gli interventi dei primi 13 minuti inducono a chiedere asilo politico... scegliete pure liberamente la destinazione
                  Last edited by Martin; 19/10/2018, 18:48.
                  Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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                  • Certo che quando dicono "a carico delle future generazioni" fanno più ridere di De Sica padre e figlio messi insieme, a chi capisce di macroeconomia.
                    Agli altri, invece, fanno solo piangere.

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                    • NON CI SERVE UNO STATO GRANDE, MA UN GRANDE STATO
                      19 ottobre 2018sovranismonazionale
                      Una delle accuse, maggiormente rivolte, ai sovranisti, talvolta da altri sovranisti, è di volere un ritorno al passato, insomma di essere rimasti all’800.
                      La motivazione è che oggi ci sono la Cina e l’India, oltre la Russia, quindi per forza occorre, nolenti o volenti, unirsi in un qualche modo per poter rispondere alle sfide dell’oggi.
                      A noi sembra invece che il progetto di unificazione europea sia, paradossalmente, anacronistico.
                      Gli Stati Uniti d’Europa, tralasciando che è un’idea che ha almeno un secolo, non sono nient’altro che l’ultimo progetto imperiale che nel corso dei secoli, dalla fine dell’impero romano, ha cercato di unificare il Continente europeo sotto un’unica bandiera.
                      Carlo Magno, il Sacro Romano Impero, Carlo V, Napoleone, Hitler, e tanti altri, hanno cercato di espandere il proprio stato e di imporre l’egemonia in Europa.

                      napoleone

                      La grandissima novità è che stavolta non è un’iniziativa o francese o tedesca in senso lato, ma congiunta dei due paesi, che dopo secoli di lotte, hanno deciso di sotterrare l’ascia di guerra per costruire un impero insieme.
                      Francia e Germania hanno deciso di unire le forze per costruire uno strumento per espandere i loro interessi.

                      merkelmacron

                      La vittoria di Macron ha rinsaldato questa diarchia, anche se potrebbe rompersi in futuro quando l’interesse francese e tedesco non combacierà più.
                      Altra grande novità è che tutto questo processo non viene costruito con guerre ma con trattati formalmente liberi.
                      Come detto prima, questa idea e questi progetti sono anacronistici.
                      Primo motivo è che negli ultimi 100 anni gli stati sovrani sono aumentati in maniera esponenziale: pensate a tutti gli imperi coloniali che si sono disciolti, all’Impero Austro-Ungarico, all’Unione Sovietica, alla Iugoslavia, alla Cecoslovacchia e a tanti altri. Nel 1900 gli stati del Mondo erano 56 oggi sono 207, conteggiando anche gli stati a status conteso.
                      Questo ci fa capire come il mondo non sia andato verso una razionalizzazione degli stati, ma, al contrario, verso il loro proliferare e anche oggi ci sono altre regioni ed entità che spingono per l’indipendenza basti pensare alla Scozia, alla Catalogna o al Curdistan.

                      mondo 1914 (il mondo nel 1914)

                      mappa mondo 2018
                      (il mondo nel 2018)

                      Un secondo motivo è che questa idea si basa su un mondo, tutto sommato, otto-novecentesco in cui gli Stati cercavano di espandersi il più possibile per avere il maggior numero di popolazione e di risorse in particolare oro, utile per la stabilità monetaria in un regime di cambi fissi ancorati all’oro.
                      Serviva avere il maggiore numero di soldati possibile in una guerra di tipo simmetrico tra grandi eserciti che schieravano masse di soldati.
                      Oggi non è più così ed avere eserciti numerosi conta fino ad un certo punto, perchè con le armi atomiche e altre non convenzionali, diventa assolutamente improbabile se non proprio impossibile una guerra tra grandi potenze sullo stile delle due guerre mondiali.
                      Certo in politica il mai non esiste, ma sicuramente sarebbero guerre combattute in modo molto diverso da come siamo abituati a pensare.
                      Questo non significa che bisogna tralasciare la Difesa, anzi, ma che necessiti avere un esercito unico europeo per contare nel mondo è un argomento molto relativo.
                      Anche l’economia è parecchio diversa e non si necessita più di avere enormi riserve d’oro (che comunque l’Italia non è messa male). Basti pensare che la Terza economia mondiale è il piccolo Giappone che nel mare della globalizzazione ci naviga benissimo, così come la Corea del Sud, la Svizzera, la Nuova Zelanda ecc e anche stati come il Canada, l’Australia sono grandi solo da un punto di vista dell’estensione territoriale, ma sono piccoli da un punto di vista demografico.
                      La Russia stessa pur essendo lo stato più grande al Mondo ha un’economia tutto sommato da stato medio ai livelli dell’Italia o poco più.
                      Certo si potrebbe rispondere che economie più grandi consentono maggiori spese militari, il che è relativo perchè si potrebbe ovviare con delle alleanze difensive o comunque con una spesa militare puntata sull’efficienza e sulla qualità tecnologica.
                      L’esempio della Corea del Nord è lampante uno stato piccolissimo è riuscito a sviluppare l’atomica ed essere meno timorosa nei confronti degli USA.
                      Insomma quello che conta non è avere uno stato grande, ma un grande stato dove l’economia funzioni, dove il governo intervenga per tutelare le proprie imprese e che si all’avvanguardia tecnologica e militare.
                      Uno stato che funzioni e che garantisca benessere e speranza ai propri cittadini.

                      EUROPA DELLE NAZIONI
                      La storia è piena di imperi che hanno unito popoli diversi rompersi su stessi perchè naturalmente restare sotto una casa anche grande dove però si sta male è peggio di una casa, magari piccola, ma dove si sta dignitosamente.
                      Quale vantaggio avrebbero i popoli europei dalla nascita degli Stati Uniti d’Europa?
                      Per essere una superpotenza (molto presunta) dovrebbero rinunciare alla propria identità, alla propria facoltà di autogovernarsi, alla propria qualità della vita, per competere con superpotenze, vere, con cui saremmo comunque più piccoli sia demograficamente, che economicamente. La Cina ha infatti il triplo degli abitanti della UE e il suo PIL a breve supererà quello americano e quello europeo. Inoltre non dimentichiamo che i cinesi hanno già in mano molti investimenti in Europa, insomma abbiamo il nemico in casa, grazie proprio a quella UE che avrebbe dovuto difenderci da essa.
                      L’obbiettivo dei sovranisti deve essere di creare un grande stato e non uno stato grande.

                      Una delle accuse, maggiormente rivolte, ai sovranisti, talvolta da altri sovranisti, è di volere un ritorno al passato, insomma di essere rimasti all’800. La motivazione è che oggi ci sono la…

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                      • Ricordiamoci anche che Monti e Renzi fecero più deficit (sperperando soldi nel salvataggio delle banche tedesche il primo, nel favoreggiamento dell’immigrazione clandestina il secondo) di quello previsto dal DEF gialloverde, e “leuropa” restò muta. Moody’s addirittura dopo un anno di Monti (fondamentali tutti peggiorati) fece upgrade dell’Italia.
                        Sono tutte fregnacce, fatte per anestetizzare la democrazia.

                        InsideOver nasce da occhidellaguerra.it, sito di approfondimenti, analisi internazionali e reportage. In pochi anni, attraverso il crowdfunding, abbiamo realizzato oltre 250 reportage da tutto il mondo. Crowdfunding e coinvolgimento diretto dei lettori, passione e trasparenza sono i tratti distintivi di InsideOver.

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                        • renzi e padoan alla leopolda 9 Franco Bechis per “Libero Quotidiano”   Non fosse stato per quei tre ragazzini (scelti come i cartigli dei baci Perugina: un maschietto e due femmine, una di colore), quelli che secondo Matteo Renzi hanno fatto saltare sulla sedia un suo



                          Franco Bechis per “Libero Quotidiano” [mi fido di Bechis ]


                          Non fosse stato per quei tre ragazzini (scelti come i cartigli dei baci Perugina: un maschietto e due femmine, una di colore), quelli che secondo Matteo Renzi hanno fatto saltare sulla sedia un suo amico, «Ma dove siete, su Disney Channel», la Leopolda n. 9 poteva sembrare un' assemblea affollata dell' associazione combattenti e reduci. Avevano il complesso dei reduci gli ultimi colonnelli di Matteo, e fin dal primo giorno non l' hanno nemmeno nascosto.




                          Qui siamo al plagio Confrontate la scenografia scelta per l'ultima Leopolda con l'originale di "Che tempo che fa" di Fabio Fazio... si evidenzia plasticamente la mancanza d'idee originali, innovative per costruire una proposta alternativa.

                          In fin dei conti più che un Ritorno al futuro, già bocciato dalle urne in più occasioni, resta della politica renziana un cullarsi nel passato... purtroppo senza nessuna analisi autocritica, il che lo rende più che melanconico, direi, patetico!





                          Last edited by Martin; 22/10/2018, 14:25.
                          Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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                          • Onmibus Weekend ieri ha servito un bel approfondimento: il voto del 4 marzo confrontato con un sondaggio delle intenzioni attuali di voto corredato dai relativi flussi


                            Si commenta da solo per la facilità di lettura della grafica.

                            Vale la pena sottolineare che nelle intenzioni di voto "oggi" la Lega prende da tutti: M5S, Forza Italia e astensione. Salvini sta mobilitando l'astensione, cioè quell'area di elettorato che finora si era disinteressata alla vita politca, molto di più dello stesso Movimeto 5 Stelle che su quello strato di popolazione voleva costruire il suo consenso.

                            Impressionante l'emorragia dei 5 Stelle verso la Lega, ed i sondaggi mi sembrano fin troppo benevoli nei confronti di PD e Forza Italia.
                            Last edited by Martin; 22/10/2018, 14:46.
                            Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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                            • FOLLIA PURA (da Daniele Dalla Bona)

                              Le probabilità di default di Italia e Turchia sarebbero quasi identiche?

                              Da una parte un paese che è nella top ten mondiale per surplus estero (terzo in Europa dietro Germania e Olanda). Con un posizione netta sull'estero in pareggio (attività finanziarie estere detenute da Italia meno passività finanziarie italiane detenute dal resto del mondo).

                              Primo in Europa per ricchezza finanziaria netta delle famiglie. Oltre 4mila miliardi di risparmi accumulati dalle famiglie (il doppio del debito pubblico).

                              Che sta facendo una manovra da 30 miliardi. 30 miliardi. 30 miliardi.

                              Dall'altra un paese che è fra i più indebitati in valuta estera al mondo. Che ha subito una svalutazione del 70% solo quest'anno. Che sta per entrare in recessione. Guidato da un dittatore. Con i giornalisti e i dissidenti mandati in carcere a piacimento.

                              Ora, solo qualcuno che non capisce nulla di mercati finanziari oppure è in mala fede mi può venire a dire che il problema sono i fondamentali dell'Italia o la qualità della spesa inserita nella manovra.

                              Il problema sono delle regole dannose che le istituzioni europee e (per ora) gli altri governi dell'UE continuano a difendere, alzando lo scontro con il governo. E sollevando il rischio di rottura dell'Italia con l'Area Euro. È un problema politico e solo politico. Non si tratta di numeri o di fondamentali economico-finanziari. Questo va detto forte e chiaro.»

                              Comment




                              • 1 - UN SOVRANISTA DA REALITY. I GARBUGLI DI DIEGO FUSARO Donatella Di Cesare per “la Lettura - Corriere della Sera”   DONATELLA DI CESARE La conduttrice si lascia andare a un sorriso mellifluo e complice. Sta per dare la parola a un ospite che, lusingata, chiama



                                Finalmente qualcuno gliele ha cantate a questo saccentello da baraccone!!


                                Stralci della Prof Donatella Di Cesare

                                Prodotto inquietante dell'Italia odierna, Fusaro si fa passare come uno «di sinistra» (e se lo ammette lui?!), mentre scandisce parole d'ordine della nuova destra, aggressiva e astuta, capace di una straordinaria presa mediatica. Dissimulazione e raggiro sono le armi di quest'abile funambolo, che a ben guardare è il sovranista della porta accanto.

                                D'un tratto tutto è chiaro: da una parte «noi», i buoni, che stiamo in «basso», vessati, precarizzati, circuiti; dall'altra «loro», i cattivi, che stanno in «alto», i burattinai dei mercati, i burocrati europei, ma anche i mondialisti, tacciati di essere gli agenti occulti della globalizzazione.

                                Sennonché quei paroloni altisonanti non veicolano che bieche ideuzze e subdole nozioncine per un pubblico facile da abbindolare.

                                Caricatura della filosofia, tirata in ballo nello spazio pubblico solo per venire sbeffeggiata! Uno schiaffo a chi lavora seriamente. Eppure in Italia non mancano filosofe e filosofi, giovani e giovanissimi, molti dei quali sono stati costretti a cercare fortuna all' estero. Quale lezione dovrebbero trarre dall' indecoroso riconoscimento tributato in patria al ciarpame? Molti si sono espressi nella Rete, dove Fusaro - di cui gira un fake Diego Fuffaro (@FuffaroDiego) - è ormai apertamente schernito
                                .



                                Sto Fusaro ha FATTO due OO con la "glebalizzazione"... non rendendosi conto che è in ritardo di almeno 15 ani!!

                                Gli analisti di strategie globali già da tempo avevano percepito che l'ingresso di enormi zone finora sottosviluppate nelle dinamiche dell'economia mondiale avrebbe causato degli squilibri nei paesi a sviluppo avanzato. Era nelle previsioni, già nei primi anni del 2000, che la crescita dei paesi in via di sviluppo avrebbe comportato un abbassamento dei nostri standard di vita occidentali per via della competizione selvaggia, e ne avremo ancora per un decennio.
                                Non si è riusciti ad armonizzare il fenomeno in modo tale che i "poveri" migliorassero la loro posizione senza che i "ricchi" subissero un arretramento, così ci siamo ritrovati aumentati divari di condizione sociale nei paesi occidentali.

                                La governance è stata quella del fattuale, cioè le forze che liberamente hanno operato nelle condizioni storiche date. Quello che è mancato è stato il government, cioè chi poteva, ed anche tutt'ora potrebbe intervenire per guidare certi cambiamenti epocali, e ci si potrebbe davvero riuscire a governare la globalizzazione?!


                                Piccola parodia fusarola



















                                Perdonerà Santo Padre, ma c'è qualcuno che vuol farLe scarpe per come va in giro a pontificare
                                Anzi, secondo me, punta molto più in alto... avvisi il Suo diretto SUPERIORE!!
                                Last edited by Martin; 23/10/2018, 18:16.
                                Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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