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E-Commerce dropshipping B2B in EU con merce in Italia

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  • #46
    Originariamente Scritto da bomber747 Visualizza Messaggio

    Che prodotti vendi ?
    Categoria merceologica.
    Materiale per l’edilizia, per l’impiantistica termoidraulica ed elettrica, centraline elettroniche per domotica e sistemi di allarme.

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    • #47
      Originariamente Scritto da nemad Visualizza Messaggio

      Materiale per l’edilizia, per l’impiantistica termoidraulica ed elettrica, centraline elettroniche per domotica e sistemi di allarme.
      Si in questo caso lavori iva esposta sia per l’acquisto che per la vendita

      Non avrai grossi problemi poiché potrai andare in compensazione
      Se non impari ad essere pagato anche quando dormi, lavorerai fino alla morte.

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      • #48
        Originariamente Scritto da nemad Visualizza Messaggio
        Grazie a tutti per le risposte!

        Mi chiedo: aprendo P. IVA italiana alla SL spagnola, a quel punto sembra logico fatturare con IVA italiana verso clienti (sia Business che privati) e incassare regolarmente l’IVA per poi versarla allo stato (sottraendo l’IVA già pagata sulle fatture di acquisto dal fornitore italiano).

        Perché dovrebbe applicarsi il reverse charge se si ha P. IVA italiana?
        Con p.iva italiana lavori (in Italia) come una normale azienda locale. Occhio che con la p.iva italiana non puoi operare a livello internazionale, fuori IT devi usare la tua originale spagnola.

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        • #49
          Originariamente Scritto da gunny99 Visualizza Messaggio

          a cosa ti riferisci? azz ne inventano sempre di nuove
          Obbligo fatturazione elettronica anche per forfettari e per le operazioni intra.

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          • #50
            Visto che parliamo di IVA, se a qualcuno serve :


            Acquisto di beni usati da soggetto UE e autofattura elettronica

            26/07/2022 di Paolo Parisi (da mementopiu.it )

            A seguito dell'introduzione dell'obbligo di emissione delle autofatture elettroniche, si chiede se è corretto che le fatture di acquisto di beni usati da soggetto UE che ha applicato il regime del margine siano integrate con autofattura cod. documento TD19 e natura operazione N2.2-non soggetta. Sino al 30/06 tali acquisti sono stati inseriti in esterometro e la fattura di acquisto NON era soggetto ad integrazione/autofatturazione. È corretto?


            I soggetti passivi trasmettono telematicamente all'Agenzia delle entrate i dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, salvo quelle per le quali è stata emessa una bolletta doganale, quelle per le quali siano state emesse o ricevute fatture elettroniche, nonché quelle, purché di importo non superiore ad € 5.000 per ogni singola operazione, relative ad acquisti di beni e servizi non rilevanti territorialmente ai fini IVA in Italia ai sensi degli articoli da 7 a 7-octies Decreto IVA.

            Pertanto, gli acquisti di beni e servizi cd. fuori campo IVA per difetto del requisito della territorialità (si pensi, ad esempio, agli artt. 7-bis o 7-quater DPR 633/72) non dovranno essere certificati tramite l'adempimento in commento.

            L'obbligo, dunque, rimarrà per i soli acquisti di beni e servizi fuori campo IVA per difetto del requisito territoriale aventi importo superiore a € 5.000. Per le fatture passive ricevute in modalità analogica dai fornitori esteri, il cliente italiano dovrà generare un documento elettronico di tipo TD19 natura operazione N2.2-non soggetta, da trasmettere al Sistema di Interscambio. Resterà ancora possibile l'integrazione analogica delle fatture ricevute, al pari dell'emissione delle autofatture in formato analogico, con successiva trasmissione dei documenti in formato XML mediante il Sistema di Interscambio.

            Come stabilito dal Provv. AE 28 ottobre 2021 n. 293384, l'obbligo comunicativo resterà facoltativo per tutte le operazioni per le quali, in applicazione dell'art. 1 c 3-bis D.Lgs. 127/2015, è previsto l'esonero dall'adempimento, essendo stata emessa una bolletta doganale, oppure emessa o ricevuta una fattura elettronica mediante il Sistema di Interscambio.



            art. 1 c 3-bis D.Lgs. 127/2015

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            • #51
              Rinnovo i ringraziamenti a tutti per le vostre risposte.

              Sto prendendo informazioni sull’identificazione diretta IVA della società spagnola in Italia.

              Avete per caso esperienza in questa procedura?

              Oltre ad un commercialista che segua la parte IVA in Italia, di cosa avrò bisogno?

              PEC, fatturazione elettronica, ecc, sono obbligatorie?


              Grazie ancora

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              • #52
                Ho letto molto velocemente la discussione , una valida alternativa a tutto per avere l’esenzione iva e non cacciarti nella burocrazia di una Srl Italia può essere una logistica estera dov’è tu fai arrivare la merce dal venditore italiano che in questo caso essendo una spedizione all estero dovrà per forza di cosa applicarti zero iva . L’unica rottura che hai per tutto questo sarà i costi di spedizione del Ping pong che dovrai fare per rispedire al tuo cliente che nel caso di merce ingombrante é rilevante .

                buona fortuna
                non scrivetemi perche no me ne frega niente.

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