DROPSHIPPING OFFSHORE/ONSHORE
Le argomentazioni di Amedeo del Medico, FabioG e Oliveira Marzio sono approfondite e denotano competenza specifica. Oltre ad essere chirissime e piacevoli da leggere.
A me sembra però, che si propongano soluzioni il cui costo, sia di costituzione che di gestione sia elevato in rapporto al tipo di attività a cui è interessato Piccio.
Mi sembrerebbe maggiormente snella e economica una struttura di questo tipo:
-Costituzione società offshore con azioni al portatore.
-costituzione di LTD in UK di cui la offshore detiene il 100%.
-Eventualmente aprire in Italia una sede di rappresentanza della LTD in cui Piccio
figura come rappresentante fiscale e agente senza rappresentanza.
Piccio potrebbe in qualità di agente visitare i clienti Italiani.
I clienti finali potrebbero effettuare i pagamenti alla LTD con tutti i sistemi possibili.
Piccio potrebbe fatturare alla LTD le sue provvigioni sulle vendite su cui pagherebbe le
tasse in Italia.
i rapporti tra la soc. offshore e la LTD potrebbero essere regolati in modo che la maggior parte degli utili siano attribuiti alla offshore. Per esempio un contratto di agenzia per l'Italia o l'Europa in cui alla LTD è riservata una percentuale del 10-15% delle vendite. Del resto avendo in pratica un unico proprietario i rapporti tra le due società sono semplici.
Il fornitore asiatico puo' stipulare un accordo per la vendita in Italia con la offshore.
Piccio pagherà le tasse in Italia per le provvigioni ( 5% ? ) fatturate alla LTD.
La LTD pagherà le tasse in UK relative all'utile realizzato, 10-15% delle vendite meno i costi.
La soc. offshore, non realizzando attività nel paese di costituzione non pagherà le tasse sul 85-90% dell'utile realizzato, a seconda del paese pagherà una tassa di concessione annuale, naturalmente ci saranno dei costi di gestione ma sono limitati.
Il costo di start up non dovrebbe superare i 2.000 euro.
Naturalmente dovranno essere accesi minimo 3 conti correnti, uno per la offshore uno per la LTD uno per Piccio.
Un saluto a tutti.
Le argomentazioni di Amedeo del Medico, FabioG e Oliveira Marzio sono approfondite e denotano competenza specifica. Oltre ad essere chirissime e piacevoli da leggere.
A me sembra però, che si propongano soluzioni il cui costo, sia di costituzione che di gestione sia elevato in rapporto al tipo di attività a cui è interessato Piccio.
Mi sembrerebbe maggiormente snella e economica una struttura di questo tipo:
-Costituzione società offshore con azioni al portatore.
-costituzione di LTD in UK di cui la offshore detiene il 100%.
-Eventualmente aprire in Italia una sede di rappresentanza della LTD in cui Piccio
figura come rappresentante fiscale e agente senza rappresentanza.
Piccio potrebbe in qualità di agente visitare i clienti Italiani.
I clienti finali potrebbero effettuare i pagamenti alla LTD con tutti i sistemi possibili.
Piccio potrebbe fatturare alla LTD le sue provvigioni sulle vendite su cui pagherebbe le
tasse in Italia.
i rapporti tra la soc. offshore e la LTD potrebbero essere regolati in modo che la maggior parte degli utili siano attribuiti alla offshore. Per esempio un contratto di agenzia per l'Italia o l'Europa in cui alla LTD è riservata una percentuale del 10-15% delle vendite. Del resto avendo in pratica un unico proprietario i rapporti tra le due società sono semplici.
Il fornitore asiatico puo' stipulare un accordo per la vendita in Italia con la offshore.
Piccio pagherà le tasse in Italia per le provvigioni ( 5% ? ) fatturate alla LTD.
La LTD pagherà le tasse in UK relative all'utile realizzato, 10-15% delle vendite meno i costi.
La soc. offshore, non realizzando attività nel paese di costituzione non pagherà le tasse sul 85-90% dell'utile realizzato, a seconda del paese pagherà una tassa di concessione annuale, naturalmente ci saranno dei costi di gestione ma sono limitati.
Il costo di start up non dovrebbe superare i 2.000 euro.
Naturalmente dovranno essere accesi minimo 3 conti correnti, uno per la offshore uno per la LTD uno per Piccio.
Un saluto a tutti.
Comment