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ed ora cari miei facciamo un po di politica VOTA SI O VOTA NO

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  • Originariamente Scritto da Martin Visualizza Messaggio

    Aggiungo che il "lavoro" va sempre a braccetto con il "capitale": ci vuole l'ufficio e la scrivania con su un computer per rendere operativo un impiegato; ci vuole il capannone con il macchinario per far lavorare un metalmeccanico. Ergo per rendere produttivi i lavoratori occorrono gli investimenti in capitale fisico fisso.

    Mi faccio un'altra bella obiezione (Preferisco parlare da solo che rispondere a MatMat... )


    Parliamo brevemente di AI





    Mi si potrebbe obiettare che il rapporto fra capitale e lavoro non è così stretto, che si sta indebolendo a favore dei sistemi di automazione che richiedono meno manodopera.
    Desta preoccupazione la trasformazione dai metodi tradizionali di produzione verso la robotica, ed ancor più l'avanzare dell'Intellegenza Artificiale. Molti teorizzano che l'ineluttabile transizione da labour intensive ai sofisticatissimi sistemi di capital intensive determini la graduale, ma inesorabile, esclusione del lavoro umano alla produzione. Da qui il timore che si venga a creare una dffusa disoccupazione endemica.





    Certamente ci troviamo in una fase che Schumpeter chiama "distruzione creatrice". Ma ce ne sono state altri nella storia economica di cicli d'innovazione, General Purpose: motori a vapore, elettricità, computer, ecc


    Un recente studio della PricewaterhouseCoopers ha analizzato il potenziale impatto che l'AI potrebbe avere in UK. Ebbene, PwC è giunta alla conclusione che le previsioni negative non hanno fondamento perchè il lavoro si sposterà da un settore ad un altro, il cosiddetto churning come dicono in America.

    Si dovrà mettere in preventivo che l'introduzione dei sistemi di AI nella produzione influiranno negativamente sul livello occupazioale di alcuni settori, esempio manifatturiero e trasporti.
    Tuttavia il balzo in alto della produttività determinerà un abbassamento del livello dei prezzi che accrescerà il potere d'acquisto dei consumatori. Così con un salario reale maggiore i consumatori potranno espandere la loro domanda in settori finora non economicamente accessibili come prendersi cura della propria salute e la formazione.
    Insomma PwC prevede che saremo tutti più ricchi e felici!


    Vediamo ora come si modificherà la distribuzione della richiesta di lavoratori nel prossimo futuro. Chiaro che ci saranno diverse implicazioni sui destini professionali personali ed imprenditoriali, come anche in passato ci son stati "winners and losers" nell'introduzione d'innovazioni con portata di cambiamento epocale.



    Le previsioni della PwC indicano che in UK si perderanno 7 milioni con l'inserimento dell'AI da qui al 2037, ma se ne creeranno 7,2, con un saldo positivo di 200.000 unità

    I settori più a rischio occupazonale sono manifatturiero -25%, transporto e stoccaggio -22%, Pubblica Amministrazione - 18%.

    Mentre i settori in cui si prevede un incremento occupazonale sono la sanità + 22%, servizi high-tech +16, istruzione +6.


    Chiaramente i lavoratori in grado di affrontare meglio il fenomeno in corso sono quelli dotati di skills di tipo digitale, creativo e lavoro di gruppo, o cmq, tutto quello che le "macchine" trovano difficoltà a fare.

    I governi per mediare l'effetto dislocamento causato dall'AI dovrebbero investire in STEAM: science, technology, engineering, art and design and mathematics. Le politiche attive del lavoro che incoraggiano e consentono ai lavoratori di aggiornarsi per interagire con le nuove tecnologie.
    Si dovrebbe creare da parte dello Stato anche una rete di sostegno per il periodo di transizione. Reddito di cittadinanza?!?!


    Sono stati presagiti altri scenari:

    In April, the OECD criticised an influential 2013 forecast by Oxford University that found about 47% of jobs in the US in 2010 and 35% in the UK were at "high risk" of being automated over the following 20 years.


    The OECD instead put the US figure at about 10% and the UK's at 12% - although it did suggest many more workers would see their tasks changing significantly.


    Tratto da: https://www.bbc.com/news/business-44849492
    Last edited by Martin; 04/11/2018, 15:39.
    Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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    • Originariamente Scritto da matmat Visualizza Messaggio
      Ma fammi capire, se spendi denaro solo per spesa produttiva rimuovi la corruzione? [emoji23]

      Seriamente, ti devo rispondere
      Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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      • Devo inoltrare un'interrogazione al Mnistro Tria su questo argomento che mi sembra un pozzo di San Patrizio. Spero non mi faccia rispondere dal sottosegretario Laura Castelli...


        L’esposizione in strumenti finanziari derivati nell’Euroarea riguarda praticamente solo l’Italia, che nel periodo 2011-2017 ha corrisposto pagamenti per 23,7 miliardi e altre passività per 13,9 miliardi, per un totale di 37,6 miliardi di euro, di cui 5,4 nel 2017.

        In misura minore sono interessati la Germania (6,2 miliardi di euro), l’Austria (2,1 miliardi) e il Belgio (mezzo miliardo). Da notare che alcuni Stati dell’Unione monetaria hanno ricavato un rendimento dalla gestione dei derivati, in particolare i Paesi Bassi (14,1 miliardi di euro).
        Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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        • La maggior parte dei giornalisti (e dei politici) crede ancora che l'Italia debba rispettare il "3%" di #deficit/Pil. In realtà l'obiettivo di medio periodo è il pareggio di #bilancio ma del SALDO STRUTTURALE. Il problema di quest'ultimo è che è calcolato come se io dovessi calcolare quante calorie mi occorrono per prepararmi ad una maratona senza ingrassare, ma lo facessi tenendo come parametro il punto in cui - proprio per mancanza di calorie - mi fermo e non vado avanti più: più calorie di queste "mi farebbero ingrassare" perchè sto fermo. Quando, invece, il punto è che mi fermo perchè proprio non ho calorie ed energia!!
          Vediamo:
          ll saldo di bilancio strutturale è derivato dal deficit nominale meno l'OUTPUT GAP moltiplicato per l'elasticità del bilancio alle variazioni dell'output gap (che è 0.54 in Italia). Tutto questo al netto delle misure una tantum.
          L'OUTPUT GAP è la distanza fra il Pil attuale e quello potenziale. Quest'ultimo è calcolato moltiplicando fra loro fattori come capitale, lavoro e contributo del progresso tecnologico alla crescita al loro livello di UTILIZZO POTENZIALE - cioè per quanto margine di miglioramento hanno.
          Ed è qua che casca l'asino! Il lavoro potenziale, per esempio, è calcolato «estraendo la componente di trend di un insieme di variabili su dati storici e di previsioni». Una parte è la componente di trend del tassi di partecipazione, un'altra è la popolazione in età lavorativa attraverso proiezioni demografiche, un'altra ancora tratte il trend delle ore lavorate medie per lavoratore. Infine, vi è il famoso NAWRU, il tasso di occupazione per il quale «l'inflazione non accelera».
          Tutti questi parametri riflettono in pratica le previsioni di trend basati su le CONDIZIONI ATTUALI a livello di stimoli, aspettative, formazione del capitale umano, investimenti in tecnologie e sviluppo. Il nawru, poi, nulla ci dice su quanto una diminuzione di disoccupazione crei valore aggiunto, anche se accompagnata da una discreta inflazione dovuta alla ripresa dei consumi.

          In pratica per calcolare di quanto stimolo ha bisogno ANCORA l'Italia ci si basa sul margine di miglioramento possibile che esiste limitatamente nelle DATE condizioni di sotto-stimolo!! Un margine strettissimo, ovviamente, come lo sarebbe quello di un maratoneta che non ha calorie per allenarsi e muoversi (poichè il suo allenatore teme di dargliene altre poichè "stando fermo" ingrasserebbe). E quindi il deficit strutturale Italiano risulta molto alto.

          Domenico Cortese - Filosofiadeldebito.it

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          • Originariamente Scritto da Martin Visualizza Messaggio
            Seriamente, ti devo rispondere
            Tu hai detto che per trovare denaro per la spesa produttiva bisogna tagliare quella improduttiva. Io ho detto che bisogna semplicemente creare nuovo denaro per quella produttiva, perché tanto la moneta circolante nell'economia è troppo poca, dopo 25 anni di avanzo primario.
            Ora è possibile che tu (come gli altri) mi risponda: inflazzzzzzzzzzzioneeeee!!!
            E io ti rispondo: il corpo sta morendo per deperimento, prima di preoccuparci dell'obesità passerà molto ma molto tempo.
            La BCE ha stampato 4 trilioni con il QE e dell'inflazione manco l'odore. Perché non continua a stampare, finché non parte l'inflazione? È una scelta POLITICA.
            Più siamo in grado di produrre, più la base monetaria (quella dell'economia reale però, non quella del casinò de iMercati), va aumentata. Altrimenti è deflazione per matematica.

            PS: non c'è nessuna correlazione tra il beneficio macroeconomico di una spesa, la sua utilità sociale e la sua legalità.

            Le pensioni, ad esempio, potremmo dire benissimo che sono una spesa improduttiva (a proposito, che ne dici se facciamo una legge che impone il suicidio obbligatorio a tutti gli over 70, a meno che questi non abbiano una montagnetta di capitale in modo da non "gravare sulle spalle degli altri" e fare in modo che non "viviamo al di sopra delle nostre possibilità"?), ma hanno un moltiplicatore molto alto.
            La spesa degli stipendi pubblici (anche quella dei fannulloni, non fa differenza), ha il moltiplicatore più alto in assoluto, perché già il pagamento dello stipendio in se è subito PIL (le pensioni ad esempio non lo sono), dopo di che, essendo uno stipendio da classe media, verrà speso quasi tutto, generando altro PIL, e così via. Più il denaro arriva nelle mani del ceto medio, più viene speso. Se ci fossero più imprese piccole invece di mega centri commerciali, il moltiplicatore sarebbe ancora più alto, invece più ci sono multinazionali, più si ingrandisce la base monetaria che finisce inevitabilmente nel buco nero di qualche paradiso fiscale.

            Una grande opera, per esempio, è sicuramente più utile, ma il moltiplicatore di quella spesa sarà più basso (l'utilità aumenta, ma il circolo economico è inferiore).

            Atra considerazione paradossale: un operaio straniero che manda tutti i mesi parte dello stipendio alla famiglia che risiede nel paese d'origine, fa una cosa de tutto legittima, ma a livello macroeconomico non fa una cosa tanto carina. Se un mese mentre sta andando a spedire i soldi viene rapinato da un italiano che poi spende i soldi della rapina in Italia, questi avrà commesso un illecito, ma la sua azione porta beneficio a livello macroeconomico (la cosa è illegale ma il beneficio macroeconomico è più alto dell'azione legittima).
            Stessa cosa la corruzione: se il corruttore avesse risparmiato invece di dare una bella mazzetta a un funzionario che molto probabilmente ne spenderà gran parte, il PIL sarebbe stato inferiore (si, anche la mazzetta è PIL, anche se è illegale, è comunque una transazione).

            Questo non significa che bisogna far finta di niente di fronte al crimine. Il crimine, in quanto tale, va punito. Ma smettetela di raccontare la storiella che la corruzione porta danni macroeconomici o aumenta il debito pubblico, perché al massimo fa il contrario.

            Smettetela anche di dire che gli italiani vivono di debito o "al di sopra delle loro possibilità", perché vi rendete ridicoli di fronte alla matematica.
            Il debito pubblico non è un debito "vero", nel senso che non è fatto per essere rimborsato ma per pagare interessi. L'unico debito "vero" che uno Stato può avere è quello estero, e c'è se la bilancia commerciale è negativa. Ma l'Italia ha sempre avuto un surplus estero (bilancia positiva), quindi ha CREDITI verso l'estero.
            Questo, unito all'avanzo primario, dimostra che tutto quello che gli italiani spendono per vivere (e le modalità di spesa possono essere improduttive quanto vuoi ma non è questo il punto) è prodotto dal loro lavoro. E considerando il fatto che una buona parte del paese è disoccupato e un'altra buona parte se ne va all'estero per costrizione, direi proprio che l'Italia vive ampiamente AL DI SOTTO delle proprie possibilità.


            Fatevene una ragione, liberisti. Tutte le regole economiche degli ultimi 30 anni (neoliberismo), sono fallaci, sono inventate, sono fasulle, sono artifizi. Sono un costrutto di regole che fa gli interessi di una classe sociale ben specifica: quella parassitaria della finanza. Una massa di zecche che non producono NESSUNA RICCHEZZA in beni e servizi (ma si permettono di chiamare i poveri cristi "improduttivi"), ma vogliono essere ricchi lo stesso (e l'unico modo per esserlo è appropriarsi della ricchezza prodotta da altri).

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            • ERAVAMO UN GRANDE PAESE

              Negli anni '30 ci dotammo dell'Iri, lo strumento che permise allo Stato imprenditore ereditato dal fascismo una crescita del 6% all'anno del nostro prodotto interno lordo e l'aumento dell'84% della produttivita.

              L'Italia fu la Cina di quegli anni, ma senza schiavismo, carri armati a Piazza del Popolo, partito unico.
              Per capire cosa rappresentava l'Iri per l'economia italiana basta leggere questo apologo esplicativo:
              "un turista straniero arriva in Italia con un aereo dell'Alitalia? L'Alitalia è la compagnia aerea dell'Iri. Quel turista sbarca a Genova da uno dei più bei transatlantici del mondo, come la Michelangelo, la Raffaello, la Cristoforo Colombo, la Leonardo da Vinci? Sono dell'Iri. Noleggia una macchina veloce ed elegante come un'Alfa Romeo? è dell'Iri. Per uscire da Genova percorre la prima strada sopraelevata costruita in Italia? È' dell'Iri ed è stata realizzata con l'acciaio della Finsider dell'Iri e il cemento della Cementir dell'#Iri .

              Uscito dalla città , quel turista straniero prende un'autostrada della più estesa rete esistente in Europa? E' dell'Iri. Si ferma per pranzare in un Autogrill ? È' dell'Iri. Dopo pranzo telefona alla fidanzata nella sua città all'estero usando la prima teleselezione integrale da utente del continente? È' una linea della Sip, cioè dell'Iri. Deve cambiare valuta? Va in una delle principali banche italiane, la commerciale, il Banco di Roma o il Credito italiano. Anch'esse sono dell'Iri.
              Questa era l'Iri.

              Amato, Prodi, Andreatta e Ciampi, alleati della sinistra, la distrussero, con lo stile delle privatizzazioni nella #Russia post sovietica.
              Con una differenza.

              #Putin, uno a uno, li sta arrestando tutti quelli che derubarono lo Stato.

              Emiddio Novi 1946-2018
              nota di Marco Muggia

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              • UN COMMENTO SUL CENTENARIO.

                Come rovinare, anno dopo anno, quella che dovrebbe essere una celebrazione per commemorare i caduti, celebrare la vittoria e rinvigorire il fondamentale e necessario orgoglio di appartenenza nazionale?
                Semplice: basta che il presidente della Repubblica parli esclusivamente dell'integrazione europea.

                Sia Mattarella che il Ministro della Difesa non si sono trattenuti e hanno ripetuto da bravi scolari la frase fatta secondo cui "Nessun Paese può farcela da solo", messaggio confermato anche dal surreale collegamento RAI, dove si dice chiaramente che le celebrazioni servono per la lotta ai nazionalismi nell'ottica dell'appartenenza all'Unione Europea.

                Parliamo della prima guerra mondiale.
                1915-1918.
                Cosa c'entra l'Unione Europea?
                Cosa c'entra l'integrazione europea?
                NIENTE!

                Anzi, l'UE non fa altro che alimentare in maniera pericolosa le stesse tensioni di più di un secolo fa.
                Quando ad un Paese è impedito di decidere in autonomia le politiche fiscali, e viene isolato nella gestione di crisi umanitarie, l'odio aumenta.

                Pensate un po' che successo: con l'Unione Europea abbiamo un buco nero come la Germania che domina l'Europa imponendo una perversa ideologia macroeconomica da parassita per sostenere le proprie grandi imprese. Proprio un successo...

                Riguardo il presidente della Repubblica, mi dispiace ma va detta chiaramente una cosa: il ruolo dell'Italia all'interno dell'assetto europeo è oggetto di DIBATTITO politico. Non è una cosa scontata. Non si parla della Costituzione, o della forma repubblicana. È una SCELTA politica.
                Un presidente della Repubblica che si schiera apertamente e dichiaratamente per una fazione in merito a questo argomento non è un presidente super partes.
                Un presidente della Repubblica che non perde occasione per fare quella che a tutti gli effetti è propaganda non è un presidente imparziale. Se una maggioranza volesse portare l'Italia fuori dall'Euro e dall'Unione Europea, potrebbe farlo.

                Non m'interessa se si parla di un'Europa diversa. L'Europa diversa non esiste.
                Guardiamo all'ultimo decennio.
                Vince Hollande. Propaganda. Non cambia niente.
                Draghi diventa presidente BCE. Propaganda. Non cambia niente.
                Il PD ottiene un grande risultato alle europee. Propaganda. Non cambia niente.
                Vanno a Ventotene a fare una pagliacciata. Propaganda. Non cambia niente.
                Celebrano i trattati di Roma. Propaganda per sei mesi. Non cambia niente.
                Vince Macron. Propaganda. Non cambia niente.

                Non è che forse l'Unione Europea non può cambiare?

                E l'avete vista la ricostruzione storica a Trieste?
                Bene.
                Io vedo il Tricolore. E il soldato che lo bacia.
                Non vedo lo schifoso straccio blu e giallo.

                Fatevene una ragione: l'abominio europeo è un aborto liberista nato nel '92.
                È uno sputo nella storia italiana, che verrà sepolto e dimenticato.

                Luca Tibaldi
                Economia Democratica

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                • Originariamente Scritto da matmat Visualizza Messaggio

                  Atra considerazione paradossale: ...


                  Stessa cosa la corruzione: se il corruttore avesse risparmiato invece di dare una bella mazzetta a un funzionario che molto probabilmente ne spenderà gran parte, il PIL sarebbe stato inferiore (si, anche la mazzetta è PIL, anche se è illegale, è comunque una transazione).

                  Questo non significa che bisogna far finta di niente di fronte al crimine. Il crimine, in quanto tale, va punito. Ma smettetela di raccontare la storiella che la corruzione porta danni macroeconomici o aumenta il debito pubblico, perché al massimo fa il contrario.







                  Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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                    • Caro Martin, ascolta questo e poi prova a smentire: https://www.facebook.com/13909848811...7651627517110/

                      [emoji6]

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                      • Questo sta proprio male ... ma marea di cazzate per vendere un libro ad un branco di pecoroni .

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                        • Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
                          Questo sta proprio male ... ma marea di cazzate per vendere un libro ad un branco di pecoroni .
                          Ottima argomentazione [emoji23]

                          Comment


                          • “Questa è la tecnica standard per la privatizzazione: togli i fondi, assicurati che le cose non funzionino, fai arrabbiare la gente e lo consegnerai al capitale privato”.

                            Noam Chomsky

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                            • [emoji838] Pare che il Commissario alla ricostruzione del ponte Morandi, Marco Bucci, abbia proposto la ricostruzione del ponte al colosso statale delle costruzioni cinese, in un incontro tenutosi nei giorni scorsi a Shangai (secolo XIX).
                              In un tempo felice noi avevamo l'IRI, poi sono arrivati gli europeisti a dire che lo Stato in economia fa solo danni e che ci vogliono le privatizzazioni.
                              Si è visto: il privato ha fatto crollare il ponte costruito dallo Stato, e per ricostruirlo dobbiamo rivolgerci ad uno Stato estero, avendoci proibito "leuropa" l'intervento dello Stato in economia.
                              Bella roba.

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                              • Originariamente Scritto da matmat Visualizza Messaggio
                                Ottima argomentazione [emoji23]
                                Cosa vuoi argomentare ? Oramai è come mettersi a discutere con i Testimoni di Geova o con chi crede alle scie chimiche .

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