Draghi: «Senza banche centrali indipendenti si torna all’inflazione anni 70»
In alcuni periodi degli anni 70 le inflazioni di buona parte dei Paesi occidentali erano in doppia cifra a causa delle crisi petrolifere, quindi parliamo di inflazioni causate da shock esterni indipendenti dalle politiche fiscali dei governi, e dunque NON causate da fattori monetari.
Riprendendo inoltre le parole di Draghi, se fosse come afferma, allora i giapponesi andrebbero a fare la spesa con le carriole piene di yen, visto che la banca centrale giapponese dal 2014 ha iniettato nell'economia REALE 80 trilioni di yen circa 720 miliardi di $ all'anno: invece l'inflazione in Giappone è ferma all'1,2%, nonostante un bassissimo tasso di disoccupazione al 2,4% (disoccupazione giovanile al 4,1%).
Al contrario, l'austerita' e il perpetuo stato d'allarme e carenza di risorse trasmesso ai cittadini di tutta Europa sui conti pubblici nazionali, trovano ragion d'essere (nel contesto illogico dell'Eurozona) nel fatto che la BCE a tutti gli effetti non è una vera Banca Centrale al pari di quelle dei un Paesi industrializzati occidentali, garanti del debito pubblico con l'acquisto dei Bond anche sul mercato primario consentendo così un finanziamento diretto allo Stato, come fa giustamente notare nel tweet il sottosegretario agli affari europei Luciano Barra Caracciolo.
In Eurozona, e particolarmente in Italia, i soggetti garanti del debito e dei conti pubblici devono essere i cittadini pagando con le proprie tasche, in termini di rinuncie a politiche espansive e con il costante pericolo di una patrimoniale dietro l'angolo. Fatti salvi gli altalenanti programmi di QE rimessi alle decisioni del tutto arbitrarie del board BCE.
La follia europea è servita.
(Jean Sebastien)
In alcuni periodi degli anni 70 le inflazioni di buona parte dei Paesi occidentali erano in doppia cifra a causa delle crisi petrolifere, quindi parliamo di inflazioni causate da shock esterni indipendenti dalle politiche fiscali dei governi, e dunque NON causate da fattori monetari.
Riprendendo inoltre le parole di Draghi, se fosse come afferma, allora i giapponesi andrebbero a fare la spesa con le carriole piene di yen, visto che la banca centrale giapponese dal 2014 ha iniettato nell'economia REALE 80 trilioni di yen circa 720 miliardi di $ all'anno: invece l'inflazione in Giappone è ferma all'1,2%, nonostante un bassissimo tasso di disoccupazione al 2,4% (disoccupazione giovanile al 4,1%).
Al contrario, l'austerita' e il perpetuo stato d'allarme e carenza di risorse trasmesso ai cittadini di tutta Europa sui conti pubblici nazionali, trovano ragion d'essere (nel contesto illogico dell'Eurozona) nel fatto che la BCE a tutti gli effetti non è una vera Banca Centrale al pari di quelle dei un Paesi industrializzati occidentali, garanti del debito pubblico con l'acquisto dei Bond anche sul mercato primario consentendo così un finanziamento diretto allo Stato, come fa giustamente notare nel tweet il sottosegretario agli affari europei Luciano Barra Caracciolo.
In Eurozona, e particolarmente in Italia, i soggetti garanti del debito e dei conti pubblici devono essere i cittadini pagando con le proprie tasche, in termini di rinuncie a politiche espansive e con il costante pericolo di una patrimoniale dietro l'angolo. Fatti salvi gli altalenanti programmi di QE rimessi alle decisioni del tutto arbitrarie del board BCE.
La follia europea è servita.
(Jean Sebastien)
Comment