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ed ora cari miei facciamo un po di politica VOTA SI O VOTA NO

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  • Originariamente Scritto da afratton Visualizza Messaggio
    Non da assolutamente quell 'impressione . Anzi è proprio un principio cardine di uno Stato civile : una legge vigente , anche se stupida va rispettata . Se una legge è obsoleta , non funzionale , sostanzialmente errata , vi sono le apposite sedi e gli appositi procedimenti per modificarla o abrogarla .
    Se ognuno rispettasse solo le leggi che ritiene " intelligenti" non si vivrebbe più in uno stato di diritto . E questo non lo capiscono Gianni e Pinotto , i quali pensano che se una legge non segue la loro ideologia va semplicemente ignorata .
    Questa si chiama deriva totalitaria o ( molto più probabile in questo caso ) pura e semplice ignoranza .

    Forse non ci siamo capiti. Lungi da me dall'incitare alla disobbedienza civile o incivile


    Vedevo l'uscita di Prodi come infelice dal punto di vista politico perchè ha offerto un assist propagandistico alle forze sovraniste e euro-scettiche!!

    Per capirci, Salvini e Le Pen possono ben dire: <<Che ci stiamo a fare in un Europa che ha "regole stupide" >>

    Oppure, come sembra, la strategia dei sovranisti sta cambiando nel vloer conquisatare il potere in Europa per volgere le regole a loro favore.




    Per il resto c'è il cosiddetto Fiscal compact che ha validità di Trattato tra gli Stati che lo hanno sottoscritto. Però le regole ivi contenute non sono inderogabili, ma viste più come parametri che possono essere discussi in ambito europeo.

    Faccio un esempio del perchè s'incazzano quelli della Commissione europea: il deficit strutturale previsto Fiscal compact non deve superare lo 0,5% del Pil e, per i Paesi il cui debito è inferiore al 60% del Pil, l'1%.

    L'Italia con la Nota al DEF attuale che prevede il 2,4% di deficit arriverebbe all' 1,5/1,6%, ben lontani dal 0,4% previsto nel DEF di aprile. Per non parlare che il ministro Tria aveva già preso accordi per un deficit di 1,6% che è evaporato... in populismo da balconcino!

    Tuttavia si può ancora trattare con la Commissione europea
    Last edited by Martin; 11/10/2018, 17:52.
    Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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    • Originariamente Scritto da Martin Visualizza Messaggio
      Forse non ci siamo capiti. Lungi da me dall'incitare alla disobbedienza civile o incivile


      Vedevo l'uscita di Prodi come infelice dal punto di vista politico perchè ha offerto un assist propagandistico alle forze sovraniste e euro-scettiche!!

      Per capirci, Salvini e Le Pen possono ben dire: <<Che ci stiamo a fare in un Europa che non ha "regole intelligenti" >>




      Per il resto c'è il cosiddetto Fiscal compact che ha validità di Trattato tra gli Stati che lo hanno sottoscritto. Però le regole ivi contenute non sono inderogabili, ma viste più come parametri che possono essere discussi in ambito europeo.

      Faccio un esempio del perchè s'incazzano quelli della Commissione europea: il deficit strutturale previsto Fiscal compact non deve superare lo 0,5% del Pil e, per i Paesi il cui debito è inferiore al 60% del Pil, l'1%.

      L'Italia con la Nota al DEF attuale che prevede il 2,4% di deficit arriverebbe all' 1,5/1,6%, ben lontani dal 0,4% previsto nel DEF di aprile. Per non parlare che il ministro Tria aveva già preso accordi per un deficit di 1,6% che è evaporato... in populismo da balconcino!

      Tuttavia si può ancora trattare con la Commissione europea
      Il Fiscal Compact è giuridicamente nullo, perché come esso stesso recita, può essere applicato solo se compatibile con i trattati europei. È incompatibile perché impone un deficit diverso da quello del trattato di Maastrict (3%).

      Codice:
      Le disposizioni del trattato, inoltre, si applicano nella misura in cui sono compatibili con i trattati europei e con il diritto dell’Unione. Non pregiudicano le competenze dell’Unione in materia di Unione economica.

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      • ma una seratina al bar Martin e Matmat non ve la fate ? na robetta intima a parlare di tutto questo ...

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        • Originariamente Scritto da SUSU Visualizza Messaggio
          ma una seratina al bar Martin e Matmat non ve la fate ? na robetta intima a parlare di tutto questo ...








          P.S.

          Seguo la mia linea editoriale malgrado le interferenze...
          Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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          • C'era la partita della nazionale... però non mi son perso la domandina velenose ]oppurtamente concordata ;-)] che Lilli Gruber ha rivolto a direttore Marco Travaglio: <<Il M5S aveva scritto nel programma che avevano tutte le coperture... ??? >>

            Travaglio ha dovuto fare il politico <<...se il M5S andava al governo da solo... ma con l'alleanza innaturale col la Lega con la sua Flat Tax... per questo avrei preferito il PD che aveva il REI nel programma...>> .


            Diciamolo i programmi dei partiti sotto l'aspetto economico-finanziario sono stati vagliati, spulciati e analizzati da un ampio stretto di esperti che va dall'Osservatorio dei conti pubblici del mitico Cottarelli alla trasmissione ad hoc di La7 Var Condicio, di Marco Fratini oltre ai media della carta stampata, ebbene tutti concordavano che più che di promesse lettorali si trattava di balle elettorali
            Bastava fare una ricognizione dei singoli programmi per accorgersi che tra uscite ed entrate c'era un'enorme buco e senza approfondire perchè si vedeva subito che le entrate erano troppo ottimistiche ed i tagli poco fattibili, almeno in tempi brevi. Per esempio, anche se il M5S andava a governo da solo il disavanzo previsto era di circa 50 milardi!

            Si può dire che fin da subito ci sono stati arcigni sospetti sui desitini della nostra finanza pubblca: "se questi fanno veramente quello che hanno promesso... l'Italia va a gambe all'aria!! "


            Le contingenze del risultato lettorale, non mi ripeto, hanno portato a questa insolita alleanza gialloverde auto-definitasi il Governo del Cambiameto, che comunque delle basi comune pur le aveva.

            A questo punto, le criticità si sono moltiplicate nel momento stesso della formazione del Contratto di governo fra M5S e Lega. Due settimane di ritiro per elaborare un sincretismo che sommava i rispettivi eccessi... di sforamento!!
            Se ci aggiungete certe indiscrezioni di veline passate ai giornali, non c'è voluto molto a far schizzare lo spread a quasi 300 punti in quei giorni, prima che il Governo si insediasse. Per non parlare di candidati ministri con già pronto un "piano B"...

            La nota el DEF ha mitigato gli eccessi del Cotratto di governo gialloverde ma non ha mostrato, finora, che abbia le coperture per l'attuazione, seppur parziale e graduale, delle promese elettorali. Come ha detto il prof Cottarelli la regola è semplice: <<Le uscite di bilancio peramanenti devono avere coperture stabili.>> Per intenderci la revisione della Fornero ed il Reddito di cittadinanza non si possono fare a debito.


            Premesso tutto ciò, le bocciature del DEF italiano che sono sta collezionate dal Governo in questi giorni della Banca d’Italia, della Corte dei Conti e per ultimo, ma non meno significativo, dall’Ufficio parlamentare di Bilancio, della Commissione Europea, ecc , più il gudizio negativo ma attendista di Fitch, non sono altro che il manifestarsi ad un livello istituzionale di tutte le riserve e preoccupazioni già anticipate da quei centri studi della società civile che avevano offerto il loro parere con competenza.

            Quindi, fra il Gomblotto di entità non-elette paventato da Salvini e Di Maio e l'opinione di vedere all'opera un'Armata brancaleone, non ho dubbi nello optare per la seconda come chiave di lettura dei fatti.
            Last edited by Martin; 12/10/2018, 09:17. Motivo: correzione
            Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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            • Originariamente Scritto da Martin Visualizza Messaggio




              C'era la partita della nazionale... però non mi son perso la domandina velenose ]oppurtamente concordata ;-)] che Lilli Gruber ha rivolto a direttore Marco Travaglio: <<Il M5S aveva scritto nel programma che avevano tutte le coperture... ??? >>

              Travaglio ha dovuto fare il politico <<...se il M5S andava al governo da solo... ma con l'alleanza innaturale col la Lega con la sua Flat Tax... per questo avrei preferito il PD che aveva il REI nel programma...>> .


              Diciamolo i programmi dei partiti sotto l'aspetto economico-finanziario sono stati vagliati, spulciati e analizzati da un ampio stretto di esperti che va dall'Osservatorio dei conti pubblici del mitico Cottarelli alla trasmissione ad hoc di La7 Var Condicio, di Marco Fratini oltre ai media della carta stampata, ebbene tutti concordavano che più che di promesse lettorali si trattava di balle elettorali
              Bastava fare una ricognizione dei singoli programmi per accorgersi che uscite ed entrate c'era un'enorme buco e senza approfondire perchè si vedeva subito che le entrate erano troppo ottimistiche ed i tagli poco fattibili, almeno in tempi brevi. Per esempio anche se il M5S andava a governo da solo il disavanzo previsto era di circa 50 milardi!

              Si può dire che fin da subito ci sono stati arcigni sospetti sui desitini della nostra finanza pubblca: "se questi fanno veramente quello che hanno promesso... l'Italia va a gambe all'aria!! "


              Le contingenze del risultato lettorale, non mi ripeto, hanno portato a questa insolita alleanza gialloverde auto-definitasi il Governo del Cambiameto, che comunque delle basi comune pur le aveva.

              A questo punto le criticità si sono moltiplicate nel momento stesso della formazione del Contratto di governo fra M5S e Lega. Due settimane di ritiro per elaborare un sincretismo che sommava i rispettivi eccessi... di sforamento!!
              Se ci aggiungete certe indiscrezioni di veline passate ai giornali non c'è voluto molto a far schizzare lo spread a quasi 300 punti in quei giorni, prima che il Governo si insediasse. Per non parlare di candidati ministri con già pronto un "piano B"...

              La nota el DEF ha mitigato gli eccessi del Cotratto di governo gialloverde ma non ha mostrato, finora, che abbia le coperture per l'attuazione, seppur parziale e graduale, delle promese elettorali. Come ha detto il prof Cottarelli la regola è semplice: <<Le uscite di bilancio peramanenti devono avere coperture stabili.>> Per intenderci la revisione della Fornero ed il Reddito di cittadinanza non si possono fare a debito.


              Premesso tutto ciò, e bocciature del DEF italiano che sono sta collezionate dal Governo in questi giorni della Banca d’Italia, della Corte dei Conti e per ultimo, ma non meno significativo, dall’Ufficio parlamentare di Bilancio, della Commissione Europea, ecc , più il gudizio negativo ma attendista di Fitch, non sono altro che il manifestarsi ad un livello istituzionale di tute le riserve e preoccupazioni già anticipate da quegli istituti della società civile che con competenza avevo offerto il loro parere.

              Quindi, fra il Gomblotto di entità non-elette paventato da Salvini e Di Maio e l'opinione di vedere all'opera un'Armata brancaleone, non ho dubbi nello optare per la seconda come chiave di lettura dei fatti.
              Quale miglior copertura del decifit di bilancio?

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              • Ecco in versione integrale lo straordinario intervento di Paolo Savona al Senato, durante la discussione del DEF. Il vero manifesto del “new deal” in politica economica proposto dal Governo del Cambiamento.

                SAVONA AL SENATO - “Un poderoso sforzo di Italia unitaria”: https://youtu.be/tGP4XhLX6Pk

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                • Riporto un ampio stralcio del'articolo sul Corriere della Sera del prof Sabino Cassese, ex-Corte Costituzionale, al quale va tutta la mia stima per la competenza e soprattutto per la saggezza.

                  Il testo è un esplicito riferimento alle dichiarazioni di Di Maio e Salvini che manifestano una certa allergia nei con confronti delle autority indipendenti che hanno espresso i loro pareri sulla Nota al DEF.

                  Inoltre, da costituzionalista, Cassese ripercorre sinteticamente le basi teoriche del bilanciamento dei poteri all'interno dello Stato. Un passaggio in particolare è quello dedicato a coloro che vogliono/volessero tornare al signoraggio: stampare moneta a go-go...




                  "Dunque, per il vicepresidente del Consiglio dei ministri tutto il potere discende dal popolo ed è sempre il popolo che, mediante elezioni, deve pronunciarsi. La democrazia è ridotta ad elezioni e anche i vertici della Banca d’Italia debbono presentarsi all’elettorato o sottostare alla volontà del governo.


                  Questa è una versione romanzata della democrazia, che, invece, ha al suo interno poteri e contropoteri, non tutti con una investitura popolare diretta. Le corti giudiziarie, la Corte costituzionale, le autorità indipendenti, le università, sono corpi autonomi, alcuni garantiti come tali dalla stessa Costituzione.

                  Le persone che ne sono titolari non sono elette, ma scelte in altri modi, per lo più sulla base del merito, delle competenze, dell’esperienza, con competizioni aperte (concorsi). In questo modo si realizza il pluralismo del potere pubblico, si riconosce il potere della conoscenza, quello della competenza, quello del giudizio imparziale.


                  Questo pluralismo serve a uno scopo fondamentale, quello di impedire la tirannide delle maggioranze, un pericolo segnalato nel 1788 da James Madison in America, nel 1835 da Alexis de Tocqueville in Francia e nel 1859 da John Stuart Mill in Inghilterra.

                  Questi pensatori e uomini politici, le cui idee sono state alla base delle democrazie americana, francese e inglese, erano preoccupati di equilibrare i poteri dello Stato e di evitare che la maggioranza (popolare e parlamentare) imponesse alla società le proprie idee e le proprie pratiche, garantendo così i dissenzienti e i diritti individuali nei confronti dell’opinione e dei sentimenti prevalenti.


                  Un posto particolare, tra i poteri indipendenti, hanno le banche centrali. David Ricardo, nel 1824, auspicava la separazione istituzionale tra il potere di creare denaro e il potere di spenderlo e il divieto di finanziamento monetario del bilancio dello Stato. Più di un secolo dopo, Milton Friedman voleva che il sistema monetario fosse libero da interferenze governative.


                  Nel 1981, per opere di Nino Andreatta e di Carlo Azeglio Ciampi, si realizzò il completo divorzio tra Tesoro dello Stato e Banca d’Italia, che fu liberata dall’obbligo di acquistare i titoli pubblici inoptati da banche e risparmiatori. Ora la Banca d’Italia fa parte del Sistema europeo delle banche centrali. Lo Stato italiano ha firmato un trattato secondo il quale il governo si impegna a non cercare di influenzare gli organi della banca centrale.


                  La Banca europea ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote. Le banche centrali non possono avere istruzioni dai governi, né sottostare a loro direttive, i loro dirigenti non possono esser rimossi, le loro competenze sono esclusive, la loro indipendenza finanziaria e organizzativa è piena.


                  Tutto questo per sottrarre la politica monetaria alle influenze dei governi, per assicurare la stabilità dei prezzi e il controllo indipendente dei tassi di interesse. Di Maio, nel fare la voce grossa, ignora tutto questo e commette l’errore di confondere il governo con lo Stato, errore che commette di frequente, quando, ad esempio, invita presidenti di enti a dimettersi, o pretende che alti funzionari dello Stato godano della sua fiducia."



                  Sabino Cassese per il “Corriere della Sera”   luigi di maio repubblica «Se Banca d’Italia vuole un governo che non tocca la Fornero, la prossima volta si presenti alle elezioni con questo programma», ha dichiarato Luigi Di Maio il 9 ottobre scorso,

                  Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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                  • ed ora cari miei facciamo un po di politica VOTA SI O VOTA NO

                    Originariamente Scritto da Martin Visualizza Messaggio
                    Riporto un ampio stralcio del'articolo sul Corriere della Sera del prof Sabino Cassese, ex-Corte Costituzionale, al quale va tutta la mia stima per la competenza e soprattutto per la saggezza. [emoji4]

                    Il testo è un esplicito riferimento alle dichiarazioni di Di Maio e Salvini che manifestano una certa allergia nei con confronti delle autority indipendenti che hanno espresso i loro pareri sulla Nota al DEF.

                    Inoltre, da costituzionalista, Cassese ripercorre sinteticamente le basi teoriche del bilanciamento dei poteri all'interno dello Stato. Un passaggio in particolare è quello dedicato a coloro che vogliono/volessero tornare al signoraggio: stampare moneta a go-go...




                    "Dunque, per il vicepresidente del Consiglio dei ministri tutto il potere discende dal popolo ed è sempre il popolo che, mediante elezioni, deve pronunciarsi. La democrazia è ridotta ad elezioni e anche i vertici della Banca d’Italia debbono presentarsi all’elettorato o sottostare alla volontà del governo.


                    Questa è una versione romanzata della democrazia, che, invece, ha al suo interno poteri e contropoteri, non tutti con una investitura popolare diretta. Le corti giudiziarie, la Corte costituzionale, le autorità indipendenti, le università, sono corpi autonomi, alcuni garantiti come tali dalla stessa Costituzione.

                    Le persone che ne sono titolari non sono elette, ma scelte in altri modi, per lo più sulla base del merito, delle competenze, dell’esperienza, con competizioni aperte (concorsi). In questo modo si realizza il pluralismo del potere pubblico, si riconosce il potere della conoscenza, quello della competenza, quello del giudizio imparziale.


                    Questo pluralismo serve a uno scopo fondamentale, quello di impedire la tirannide delle maggioranze, un pericolo segnalato nel 1788 da James Madison in America, nel 1835 da Alexis de Tocqueville in Francia e nel 1859 da John Stuart Mill in Inghilterra.

                    Questi pensatori e uomini politici, le cui idee sono state alla base delle democrazie americana, francese e inglese, erano preoccupati di equilibrare i poteri dello Stato e di evitare che la maggioranza (popolare e parlamentare) imponesse alla società le proprie idee e le proprie pratiche, garantendo così i dissenzienti e i diritti individuali nei confronti dell’opinione e dei sentimenti prevalenti.


                    Un posto particolare, tra i poteri indipendenti, hanno le banche centrali. David Ricardo, nel 1824, auspicava la separazione istituzionale tra il potere di creare denaro e il potere di spenderlo e il divieto di finanziamento monetario del bilancio dello Stato. Più di un secolo dopo, Milton Friedman voleva che il sistema monetario fosse libero da interferenze governative.


                    Nel 1981, per opere di Nino Andreatta e di Carlo Azeglio Ciampi, si realizzò il completo divorzio tra Tesoro dello Stato e Banca d’Italia, che fu liberata dall’obbligo di acquistare i titoli pubblici inoptati da banche e risparmiatori. Ora la Banca d’Italia fa parte del Sistema europeo delle banche centrali. Lo Stato italiano ha firmato un trattato secondo il quale il governo si impegna a non cercare di influenzare gli organi della banca centrale.


                    La Banca europea ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote. Le banche centrali non possono avere istruzioni dai governi, né sottostare a loro direttive, i loro dirigenti non possono esser rimossi, le loro competenze sono esclusive, la loro indipendenza finanziaria e organizzativa è piena.


                    Tutto questo per sottrarre la politica monetaria alle influenze dei governi, per assicurare la stabilità dei prezzi e il controllo indipendente dei tassi di interesse. Di Maio, nel fare la voce grossa, ignora tutto questo e commette l’errore di confondere il governo con lo Stato, errore che commette di frequente, quando, ad esempio, invita presidenti di enti a dimettersi, o pretende che alti funzionari dello Stato godano della sua fiducia."



                    Sabino Cassese per il “Corriere della Sera”   luigi di maio repubblica «Se Banca d’Italia vuole un governo che non tocca la Fornero, la prossima volta si presenti alle elezioni con questo programma», ha dichiarato Luigi Di Maio il 9 ottobre scorso,

                    Ma questo grande costituzionalista lo sa che la dottrina dell'indipendenza della banca centrale squarcia l'art. 47 della Costituzione?

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                    • Ieri sera ad Otto e mezzo Andra Scanzi a presentato il suo ultimo lavoro "SALVIMAIO"

                      Osservate come nella copertina giganteggia Salvini rispetto a Di Maio


                      Prendendo spunto dal sottotitolo "Terza Repubblica o dilettanti allo sbaraglio?", per ammissione dello stesso Scanzi, filo pentastellato, è maggiore il dilettantismo del M5S di quello della Lega!








                      Ma chissà perchè tutti i vignettisti sfottono Di Maio, mostrando un Salvini che surclassa l'alleato d governo in ogni occasione







                      Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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                      • Originariamente Scritto da Martin Visualizza Messaggio
                        Riporto un ampio stralcio del'articolo sul Corriere della Sera del prof Sabino Cassese, ex-Corte Costituzionale, al quale va tutta la mia stima per la competenza e soprattutto per la saggezza.

                        Il testo è un esplicito riferimento alle dichiarazioni di Di Maio e Salvini che manifestano una certa allergia nei con confronti delle autority indipendenti che hanno espresso i loro pareri sulla Nota al DEF.

                        Inoltre, da costituzionalista, Cassese ripercorre sinteticamente le basi teoriche del bilanciamento dei poteri all'interno dello Stato. Un passaggio in particolare è quello dedicato a coloro che vogliono/volessero tornare al signoraggio: stampare moneta a go-go...




                        "Dunque, per il vicepresidente del Consiglio dei ministri tutto il potere discende dal popolo ed è sempre il popolo che, mediante elezioni, deve pronunciarsi. La democrazia è ridotta ad elezioni e anche i vertici della Banca d’Italia debbono presentarsi all’elettorato o sottostare alla volontà del governo.


                        Questa è una versione romanzata della democrazia, che, invece, ha al suo interno poteri e contropoteri, non tutti con una investitura popolare diretta. Le corti giudiziarie, la Corte costituzionale, le autorità indipendenti, le università, sono corpi autonomi, alcuni garantiti come tali dalla stessa Costituzione.

                        Le persone che ne sono titolari non sono elette, ma scelte in altri modi, per lo più sulla base del merito, delle competenze, dell’esperienza, con competizioni aperte (concorsi). In questo modo si realizza il pluralismo del potere pubblico, si riconosce il potere della conoscenza, quello della competenza, quello del giudizio imparziale.


                        Questo pluralismo serve a uno scopo fondamentale, quello di impedire la tirannide delle maggioranze, un pericolo segnalato nel 1788 da James Madison in America, nel 1835 da Alexis de Tocqueville in Francia e nel 1859 da John Stuart Mill in Inghilterra.

                        Questi pensatori e uomini politici, le cui idee sono state alla base delle democrazie americana, francese e inglese, erano preoccupati di equilibrare i poteri dello Stato e di evitare che la maggioranza (popolare e parlamentare) imponesse alla società le proprie idee e le proprie pratiche, garantendo così i dissenzienti e i diritti individuali nei confronti dell’opinione e dei sentimenti prevalenti.


                        Un posto particolare, tra i poteri indipendenti, hanno le banche centrali. David Ricardo, nel 1824, auspicava la separazione istituzionale tra il potere di creare denaro e il potere di spenderlo e il divieto di finanziamento monetario del bilancio dello Stato. Più di un secolo dopo, Milton Friedman voleva che il sistema monetario fosse libero da interferenze governative.


                        Nel 1981, per opere di Nino Andreatta e di Carlo Azeglio Ciampi, si realizzò il completo divorzio tra Tesoro dello Stato e Banca d’Italia, che fu liberata dall’obbligo di acquistare i titoli pubblici inoptati da banche e risparmiatori. Ora la Banca d’Italia fa parte del Sistema europeo delle banche centrali. Lo Stato italiano ha firmato un trattato secondo il quale il governo si impegna a non cercare di influenzare gli organi della banca centrale.


                        La Banca europea ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote. Le banche centrali non possono avere istruzioni dai governi, né sottostare a loro direttive, i loro dirigenti non possono esser rimossi, le loro competenze sono esclusive, la loro indipendenza finanziaria e organizzativa è piena.


                        Tutto questo per sottrarre la politica monetaria alle influenze dei governi, per assicurare la stabilità dei prezzi e il controllo indipendente dei tassi di interesse. Di Maio, nel fare la voce grossa, ignora tutto questo e commette l’errore di confondere il governo con lo Stato, errore che commette di frequente, quando, ad esempio, invita presidenti di enti a dimettersi, o pretende che alti funzionari dello Stato godano della sua fiducia."



                        Sabino Cassese per il “Corriere della Sera”   luigi di maio repubblica «Se Banca d’Italia vuole un governo che non tocca la Fornero, la prossima volta si presenti alle elezioni con questo programma», ha dichiarato Luigi Di Maio il 9 ottobre scorso,

                        Era ora che qualcuno lo facesse presente a quei debosciati pentastellati e ai loro alleati trogloditi . Sempre più convinto che quei due portarenno l'Italia alla rovina totale . I sintomi per una deriva fascista li hanno tutti . Confidiamo nel PdR e nella Corte Costituzionale .

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                        • Non ci sarà mica in atto un complotto contro la costruzione europea... con certi gufi che volteggiano?!?!




                          (ANSA) - Intervento a due sul quotidiano francese Les Echos, che celebra oggi i suoi 110 anni di vita, dell'ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, sul tema "Dove sarà l'Europa nel 2038?".

                          "Un processo storico si sta compiendo - scrive Renzi - i nemici dell'Europa l'hanno capito ancora meglio. Quelli che vorrebbero distruggere tutto, ripristinare le frontiere, le barriere e i passaporti. Potete chiamarli populisti, sovranisti, demagoghi: non importa. Il fatto è che hanno capito l'importanza strategica dell'Europa e, per loro, l'Europa è il nemico da abbattere. A qualunque prezzo. Io penso che nel 2038 avremo bisogno di più Europa, non di meno Europa".


                          "Tra 20 anni - scrive Juncker - l'Europa sarà più forte, più ambiziosa, più sovrana o non esisterà più, che piaccia o no ai nazionalisti e agli euroscettici di ogni parte. Non è la convinzione o il sogno di un vecchio europeista convinto, ma una realtà imposta dalla storia".






                          Sono capitato in questo forum per caso, volevo delocalizzare me stesso...

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                          • La Bce fa sapere che in caso di crisi di liquidità chiuderà i rubinetti per l'Italia, come successe in Grecia, scatenando il panico tra i cittadini e preparando il ritorno delle politiche di Austerity. Questa volta, però, il Bazooka di Draghi dovrà scontrarsi con quello di Washington, caricato con i quasi 500 miliardi di portafoglio obbligazionale di Jp Morgan, pronto a sterilizzare la salita dello spread. Come finirà?
                            Questo e molto altro nella nuova puntata di #LightBlu, le notizie che qualcuno vorrebbe non fossero vere.
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                            • Ohhhh, bene, gli ammerigani comprano i titoli statali italiani... Questo mi ricorda la vicenda dei bond argentini acquistati dagli americani... e sappiamo tutti come e andata a finire per l'Argentina, vero?...

                              https://www.godominicanrepublic.com/it_IT/
                              https://www.livio.com

                              P.S. a chi mi scrive in PVT: la mia attività si svolge solo in RD, concediamo finanziamenti/prestiti esclusivamente ai residesidenti o a chi possiede garanzie sull'isola… :-)))

                              .

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                              • ed ora cari miei facciamo un po di politica VOTA SI O VOTA NO

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                                Ohhhh, bene, gli ammerigani comprano i titoli statali italiani... Questo mi ricorda la vicenda dei bond argentini acquistati dagli americani... e sappiamo tutti come e andata a finire per l'Argentina, vero?...
                                Quelli erano in USD...


                                Comunque ho trovato un video apposta per te! [emoji6]

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