Annuncio

Collapse
No announcement yet.

ed ora cari miei facciamo un po di politica VOTA SI O VOTA NO

Collapse
This topic is closed.
X
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

  • No guarda, sono tutto tranne che un padano
    Gli sprechi ci sono da Catania e Vipiteno, solo che da alcune parti si vedono meno.
    Non penso che un dirigente pigli 1500 euro al mese. Direi che arriva minimo a 3000 se non di più. Quindi se ne dai 1500 hai quantomeno dimezzato i costi.

    L'ordine sociale va mantenuto non facendo la carità sulle spalle di chi lavora e produce, siano essi imprenditori o dipendenti.

    Io sono per il riconoscimento della produttività: o produci o sei fuori.

    Altro che posto fisso nella PA

    Comment


    • Originariamente Scritto da The Trader Visualizza Messaggio

      Quindi farebbe come fa la FED ora in america. C'e' un giro contabile, ma lo stato esce pari e patta, giusto? Allora cosi' fosse il problema debito pubblico non sussisterebbe, sarebbe solo una percentuale sul pil della quale nessuno deve preoccuparsi.
      Esattamente!

      Mi diresti a questo punto che tanti btp sono nelle mani degli italiani, basterebbe metterli sul mercato e farli comprare da bce e il problema degli interessi sul debito pubblico e' risolto.
      Si. Ma se anche i BTP restassero nelle mani degli italiani non sarebbe un problema, perché se uno Stato paga interessi ai suoi stessi cittadini fa solo un bene: incentiva il risparmio.

      Cosa sono i TdS alla fine? In un mondo normale sono solo uno strumento di risparmio: lo Stato, pur potendo stampare moneta per coprire i propri deficit, non avendo bisogno che nessuno gli presti i soldi, ossia la sua valuta corrente che è esso stesso a creare, se li fa prestare comunque. Perché lo fa? Da un lato perché VUOLE pagarci sopra gli interessi, e non perché è fesso, ma perché tutto ciò che esce dalle tasche dello Stato va ai suoi cittadini, e visto che allo Stato dove importare solo della felicità dei suoi cittadini, paga questi interessi. Qual è il ritorno che lo Stato ottiene pagando questi interessi? Sono principalmente due: da un lato “incoraggia e tutela il risparmio” (rende profittevole risparmiare invece che spendere, perché i cittadini sanno che se non spendono tutto quello che guadagno in consumi, ma risparmiano e comprano BOT, i loro cespiti crescono), dall’altro ottiene uno strumento molto utile di politica monetaria che gli consente di rallentare la velocità di circolazione della moneta, utilissima leva per il controllo dell’inflazione (quando l’economia si riscalda e ci si accorge che si sta andando incontro ad una spinta inflativa, lo Stato alza il tasso di interesse dei TdS, in modo tale che risparmiare diventa ancora più conveniente e quindi i cittadini invece di spendere tendono a risparmiare di più e questo ha l’effetto di immobilizzare parte della base monetaria, rallentando la velocità di circolazione complessiva della moneta, che a sua volta provoca un calo della domanda aggregata, raffreddando l’economia ed evitando così spinte inflative eccessive).

      E perché l’ammontare dei TdS emessi si chiama “debito”? È una parola brutta, ma in realtà non è un debito vero, almeno non nel senso comunemente inteso. Avendo in mano il potere monetario, uno stato sovrano non è mai realmente indebitato, perché è per definizione sempre solvente.
      Il “debito” in questo caso è soltanto la definizione in termini contabili di ciò che i TdS rappresentano nel suo bilancio. Ma certo, a sentire la parola “debito” lo si paragona al debito del privato che compra qualche elettrodomestico a rate. Non è così in realtà.

      Ti faccio un altro esempio per capire la differenza tra un debito vero e un debito che è “debito” solo in termini contabili: prendi il caso di una banca che offre solo il servizio di deposito e non fa prestiti. Supponiamo che in questa banca i correntisti depositino complessivamente 1 MLD di euro. Ora, la banca è in una posizione solidissima: non fa prestiti (quindi zero soldi fuori) e ha 1 MLD in depositi. Eppure, sai cos’è quel miliardo nella contabilità della banca? Un debito! Si, perché la banca DEVE quei soldi ai correntisti che ve li hanno depositati. Ma in termini reali, è un debito vero, un debito brutto e cattivo? No, non lo è e perché dovrebbe esserlo? La Banca quei soldi ce li ha e può restituirli in ogni momento senza alcun problema.

      Questo in un mondo normale, dove per “normale” si intende uno Stato sovrano che ha la sua moneta sovrana e che non vende TdS all’estero.

      Nel caso dei paesi dell’euro è diverso, perché i TdS vengono in realtà usati come se fosse un’obbligazione di un’azienda privata, facendo davvero indebitare lo Stato che, privato della sua Banca Centrale e di conseguenza della sua capacità di creare moneta, retrocede alla posizione di un banalissimo soggetto privato, diventando fallibile come un’azienda.

      Per non parlare della vendita dei TdS oltre confine, che è una cosa matematicamente folle e priva di senso, visto che questo nullifica quelle due funzioni virtuose dei TdS.


      Mi sembra troppo semplice per essere veramente fattibile, boh non lo so
      È semplicissimo infatti, per chiunque, tranne per chi è nell’euro e si ritrova una BC che non ha la funzione di prestatrice di ultima istanza (roba da pazzi furiosi).

      Il trucchetto di vendere tutto alla BCE si può fare eccome, ma devi avere al Governo uno statista e non un pagliaccio come Conte asservito e prostrato alla sua amica Angela.

      Pensa che ora finanzieranno questo mitico Recovery Fund con il bilancio UE, cioè con i nostri stessi soldi: praticamente soldi che noi dovremmo ottenere comunque emettendo TdS, ma invece di usarli direttamente li mandiamo prima a Bruxelles che poi ce li ridà indietro, magari e molto probabilmente di meno di quelli che gli abbiamo dato (l’Italia è contribuente netto) così che poi possano andare in TV e dire che l’Europa di ha dato quei soldi!
      Tali teste di cazzo figurati se avrebbero le palle di fare quello che ho scritto sopra...
      Questi qui andrebbero appesi in piazza...

      Comment


      • Originariamente Scritto da Andy Fratton Visualizza Messaggio
        No guarda, sono tutto tranne che un padano
        Gli sprechi ci sono da Catania e Vipiteno, solo che da alcune parti si vedono meno.
        Non penso che un dirigente pigli 1500 euro al mese. Direi che arriva minimo a 3000 se non di più. Quindi se ne dai 1500 hai quantomeno dimezzato i costi.

        L'ordine sociale va mantenuto non facendo la carità sulle spalle di chi lavora e produce, siano essi imprenditori o dipendenti.
        Sul fatto che non sia giusto mantenere chi non fa un c*** sulle spalle di chi produce sono d’accordissimo, ma sotto il profilo morale ovviamente, perché in termini macroeconomici non c’è alcun problema: se si produce abbastanza per soddisfare tutti i consumi, non importa chi produce e chi consuma, fosse anche uno solo che produce e 60 milioni che consumano, in termini di economia reale sei apposto. Dopodiché, il deficit pubblico e/o il prelievo fiscale (che sono le due leve di redistribuzione) sono solo un modo per redistribuire la ricchezza, ossia far si che ciò che viene prodotto arrivi un po’ a tutti.

        È il caso dell’Italia: avendo bilancia commerciale in attivo, l’Italia produce addirittura più di quello che consuma, compresi tutti gli sprechi.
        Questo significa che è giusto avere un esercito di persone che scaldano la sedia? Certo che no, ovviamente. Io sono nato e vivo in Calabria e ti assicuro che vedo tutti i giorni cosa produce l’assistenzialismo e lungi da me avallarlo.
        Se tutti quelli che oggi non producono domani iniziassero a produrre, saremmo complessivamente molto più ricchi.

        Il modo di arrivare a ciò è tutto un altro paio di maniche.

        A mio modesto parere, il tuo è un approccio troppo da economia aziendale, che guarda al tagliare senza considerare la visione di insieme e quindi le conseguenze di quel gesto. Lo stesso gesto (tagliare) se compiuto da un’azienda ha un effetto, se compiuto dallo Stato ha tutto un altro effetto, per via delle differenze tra settore pubblico e privato. Per questo non si possono usare regole di economia aziendale nella finanza pubblica.

        Supponiamo di buttare in mezzo alla strada 1 milione di persone che non producono, domani mattina.
        In termini di ricchezza reale non cambierebbe nulla: vengono fatte stare ferme persone che comunque non producevano, quindi non ci si impoverisce (sempre in termini di economia reale).
        Quelli che producono tratterrebbero per se una fetta più grande di ricchezza, in quanto non dovrebbero vedersela redistribuita come prima, dato che verrebbe meno uno dei motori di redistribuzione, che cesserebbe di operare (il sussidio, anche mascherato da salario da posto pubblico inutile, altro non è che un meccanismo di redistribuzione della ricchezza, in termini tecnici).

        Dunque, chi produce sarebbe più ricco e chi non produce sprofonderebbe nella povertà.

        Cosa succede dopo qualche giorno? Quelle persone che hai buttato in mezzo ad una strada in qualche modo dovranno mangiare e di fronte all’impossibilità di mettere un piatto in tavola per i propri figli, di certo non resterebbero a guardare.

        Tradotto: aumento della criminalità, con conseguente aumento dei costi della macchina giudiziaria e del sistema penitenziario. Aumento delle malattie con conseguente aumento dei costi per sanità.
        Devo continuare?

        E c’è anche un altro aspetto da considerare: la ricchezza che rimarrebbe nelle mani della fetta di popolazione che produce non riuscirebbe a circolare e a distribuirsi nel modo in cui riesce quando il livello di occupazione è (più) alto, seppur grazie a posti pubblici inutili. Perché bisogna tenere in considerazione che il posto fisso probabilmente la sera esce e va a mangiare la pizza, facendo guadagnare il pizzaiolo, che sicuramente appartiene alla categoria dei produttivi.
        Ora, se si buttano fuori X persone dal mondo del lavoro, credendo di conseguenza X disoccupati, questi non andranno più a mangiare la pizza, facendo calare il reddito del pizzaiolo, che non potrebbe essere compensato dagli altri soggetti che appartengono alla categoria dei produttivi, perché anche se questi avranno un reddito maggiore (non dovendo cedere parte della propria ricchezza ai sussidiati) comunque non andranno ad abbuffarsi e a mangiare due pizze invece di una, solo per fare contento il loro collega “produttore” pizzaiolo.

        Quindi bisogna stare molto attenti a quando si fanno manovre macroeconomiche e considerare tutte le conseguenze.
        La macroeconomia è un gioco di prestigio dove, a differenza dell’economia aziendale, la psicologia conta più della matematica.

        Io sono per il riconoscimento della produttività: o produci o sei fuori.

        Altro che posto fisso nella PA
        Che ne dici se invece di cominciare dai forestali iniziamo con buttare per strada tutta l’immondizia umana che lavora in borsa, tipo trader e rentiers? Sai, sicuramente nessuno di loro produce un singolo cent di ricchezza reale, e dunque si arricchiscono sulle spalle della categoria produttiva, ma a differenza del posto fisso nella PA, che tutto sommato ha un modesto stipendio per vivere, loro succhiano una quantità di ricchezza inimmaginabile. Sono probabilmente gli uomini più ricchi e allo stesso tempo non producono neanche un fico secco. Uno di loro succhia più di un esercito di forestali.

        Comment


        • Scusa ma chi lo dice che o lavori nel pubblico da mantenuto o delinqui? Che discorsi sono?
          Vi sono milioni di Italiani ( e lo scrivo intenzionalmente in maiuscolo) che si alzano ogni mattino per andare a spaccarsi la schiena onestamente.
          Il tuo è il non plus ultra del ragionamento assistenzialista: indebito lo stato per elargire soldi a tutti.

          La gestione di tipo aziendale è l'unica che funziona per mantenere i conti in ordine.

          Distribuzione della ricchezza non significa buttare il denaro pubblico. Il welfare state lo si attua in primis attraverso la legislazione, consentendo maggiori sgravi ai meno abbienti, sgravi a chi assume, incentivi alle imprese.

          Lo stato italiano deve smetterla di indebitarsi indipendente che lo faccia sulle spalle degli italiani o peggio degli europei.
          Emettere TdS da far acquistare ai risparmiatori italiani significa scaricare i propri debiti sui cittadini, per poi eventualmente ripagarli stampando moneta ( e quindi svalutando ). Bell'investimento....

          Comment


          • Originariamente Scritto da The Trader Visualizza Messaggio

            Quindi farebbe come fa la FED ora in america. C'e' un giro contabile, ma lo stato esce pari e patta, giusto? Allora cosi' fosse il problema debito pubblico non sussisterebbe, sarebbe solo una percentuale sul pil della quale nessuno deve preoccuparsi. Mi diresti a questo punto che tanti btp sono nelle mani degli italiani, basterebbe metterli sul mercato e farli comprare da bce e il problema degli interessi sul debito pubblico e' risolto. Oppure emettere 500 miliardi di btp, pagare il tasso di mercato e poi bce gira indietro questi interessi pagati, si avrebbe denaro da usare cosi'. Mi sembra troppo semplice per essere veramente fattibile, boh non lo so
            E' inutile continuare a far paragoni con la FED, ora. Li si potranno fare quando i sovranisti la smetteranno di rompere e si potrà finalmente portare a termine l'Unione Europea.
            In US non esiste il "prima la Florida", non c'è la "Banca Centrale dell' Alabama" che si mette a stampare moneta o emettere TdS come gli pare perché i redneck fanno la fame.
            C'è una banca centrale ( la FED ) che gestisce il tutto a livello nazionale.
            Ah, e non ci sono i governatori del Missouri o dell' New Jersey che bruciano le bandiere US, incitano all'odio e alla rivolta contro Washington o minacciano l'uscita dal sistema dollaro e dagli States.

            E non mi venite a dire che negli US non c'è la stessa disparità economica tra le economie del nord e sud europa... perché è ancora peggiore. La differenza di reddito pro-capite tra gli Stati è enorme. District of Columbia ha un reddito pro-capite annuo di 46.000$ ,segue il Connecticut a 39.000$, il Mississippi chiude a 21.000$.

            L'Italia ha un reddito pro capite di 34.000$ , siamo a livello della Virginia (7° in graduatoria tra i più ricchi in US)

            Comment


            • Originariamente Scritto da Andy Fratton Visualizza Messaggio

              E' inutile continuare a far paragoni con la FED, ora. Li si potranno fare quando i sovranisti la smetteranno di rompere e si potrà finalmente portare a termine l'Unione Europea.
              In US non esiste il "prima la Florida", non c'è la "Banca Centrale dell' Alabama" che si mette a stampare moneta o emettere TdS come gli pare perché i redneck fanno la fame.
              C'è una banca centrale ( la FED ) che gestisce il tutto a livello nazionale.
              Ah, e non ci sono i governatori del Missouri o dell' New Jersey che bruciano le bandiere US, incitano all'odio e alla rivolta contro Washington o minacciano l'uscita dal sistema dollaro e dagli States.

              E non mi venite a dire che negli US non c'è la stessa disparità economica tra le economie del nord e sud europa... perché è ancora peggiore. La differenza di reddito pro-capite tra gli Stati è enorme. District of Columbia ha un reddito pro-capite annuo di 46.000$ ,segue il Connecticut a 39.000$, il Mississippi chiude a 21.000$.

              L'Italia ha un reddito pro capite di 34.000$ , siamo a livello della Virginia (7° in graduatoria tra i più ricchi in US)
              È inutile fare paragoni con gli Stati Uniti.

              Sono un popolo senza tanta storia, assimilati e “melted” che parlano la stessa lingua.

              Impossibile da replicare in Europa, e nemmeno auspicabile dal punto di visto della cultura e dell’identità.

              Io dovrei votare uno che non parla neanche la mia lingua? Ma per favore...

              Per non parlare delle profonde differenze culturali tra nord e sud Europa, differenze che non sono quelle degli Stati dell’USA, ma molto molto più fronde (dimmi che c*** hanno in comune un siciliano e un finlandese).

              Oggi più che mai si stanno vedendo le divisioni che le differenze culturali portano.

              Non esiste un unico modello per gestire uno Stato o un’economia e non vedo perché dovrebbe prevalere un modello su un altro.

              Prendiamo i tedeschi, per esempio: loro pensano solo ad esportare (politica mercantilista), ne consegue che qualcuno debba importare. Se si fa l’Europa unita, incentrata sul modello tedesco, significa che tutta l’Europa dovrà esportare, ma chi c*** importa a quel punto? Noi esportiamo, la Cina pure, gli USA mettono i dazi... dove esportiamo, in Africa?

              Ora, prova a dire si tedeschi che non devono avere quella mortifera politica economica che hanno, con pareggio di bilancio ed esportazioni a mille, ma che dobbiamo tutti aprirci ed organizzare l’economia in senso più “umano” che mercantilista.

              Poi torna qui a dirci la risposta.


              Per questo si deve gestire a livello nazionale.
              Potrei copiare il suo post e dire: in Italia non ce la Banca Centrale della Sicilia o la Banca Centrale del Piemonte, c’è una sola Banca Centrale, la Banca d’Italia, che gestisce tutta la finanza del Paese.

              L’Italia se lo può permettere di essere autonoma, perché è un paese produttore. Qualcun altro se la passerà peggio fuori dalla EU, tipo i pesi dell’est, ma non certo l’Italia.

              Comment


              • Originariamente Scritto da Andy Fratton Visualizza Messaggio
                Scusa ma chi lo dice che o lavori nel pubblico da mantenuto o delinqui? Che discorsi sono?
                Vi sono milioni di Italiani ( e lo scrivo intenzionalmente in maiuscolo) che si alzano ogni mattino per andare a spaccarsi la schiena onestamente.
                Il tuo è il non plus ultra del ragionamento assistenzialista: indebito lo stato per elargire soldi a tutti.

                La gestione di tipo aziendale è l'unica che funziona per mantenere i conti in ordine.

                Distribuzione della ricchezza non significa buttare il denaro pubblico. Il welfare state lo si attua in primis attraverso la legislazione, consentendo maggiori sgravi ai meno abbienti, sgravi a chi assume, incentivi alle imprese.

                Lo stato italiano deve smetterla di indebitarsi indipendente che lo faccia sulle spalle degli italiani o peggio degli europei.
                Emettere TdS da far acquistare ai risparmiatori italiani significa scaricare i propri debiti sui cittadini, per poi eventualmente ripagarli stampando moneta ( e quindi svalutando ). Bell'investimento....
                Forse non ci siamo capiti, in termini di economia reale l’Italia non è in debito con nessuno: produce più di quello che consuma.
                Il fatto che ci siano persone che non producono e allo stesso tempo consumano, significa che è in atto una redistribuzione della ricchezza prodotta.

                Nessuno ha detto che o sei mantenuto o deliqui, abbiamo semplicemente fatto notare che la soluzione non è buttare in mezzo alla strada chi è attualmente sussidiato.

                Ti dico che la stragrande maggioranza di chi è sussidiato, se gli fosse data la possibilità di produrre, lo farebbe ben volentieri. Solo che questa possibilità l’economia attuale non gliela offre, per cui si accontenta di continuare a percepire il sussidio (stipendio pubblica da posizione inutile nella PA). È facile parlare per chi si trova già in una posizione privilegiata, ma tu cosa faresti al loro posto? Ti licenzieresti per amor di patria?

                Quello che va fatto è convertire quella forza lavoro da improduttiva a produttiva e per farlo vanno fatti degli investimenti... in deficit! Perché altrimenti devi prima tagliare per poi spendere ma a quel punto avrai già perso l’ordine pubblico.

                Quando in UE e in Italia lo capiranno fammi un fischio.

                PS: non mi hai ancora risposto sui trader/rentier. Loro su quale strada li buttiamo?

                Comment


                • Gli investimenti non li fa lo Stato. Lo Stato deve limitarsi a creare le giuste condizioni per far sviluppare le aziende: poca burocrazia e forte de-regolamentazione. Non servono soldi, bastano leggi.
                  Vedrai che le aziende poi arrivano, investono ed assumono.
                  PS: da sostenitori della Brexit dovreste anche saperlo, è la strada che intende intraprendere Johnson.

                  PPS: trader e rentier non danno assolutamente fastidio, anzi.

                  Comment


                  • Originariamente Scritto da Andy Fratton Visualizza Messaggio
                    La gestione di tipo aziendale è l'unica che funziona per mantenere i conti in ordine.
                    Ti sbagli. Mantenere in ordine i conti pubblici non significa gestire lo Stato come un’azienda.

                    Per l’ennesima volta ripeto che la finanza pubblica funziona in senso matematicamente e contabilmente contrapposto a quella privata.

                    Il settore pubblico e quello privato sono come i vasi comunicanti.

                    Complessivamente, il settore pubblico deve essere in deficit per permettere a quello privato di essere in surplus. Cosa significa quando il settore privato è in surplus? Significa che si è creato il risparmio privato. Senza deficit pubblico complessivo, il risparmio privato sarebbe matematicamente impossibile da costituire, perché se il pubblico facesse sempre pareggio di bilancio, significherebbe che ogni anno ritirerebbe l’intera quantità di moneta emessa l’anno prima, rendendo impossibile il risparmio privato.

                    Ancora peggio se il pubblico fa surplus (avanzo primario): significa che il privato va in deficit.

                    Dunque, un taglio di spesa, che per un’azienda può essere sensato, se lo si fa nel pubblico corrisponde ad una perdita di reddito per il privato.

                    Durante una crisi, infatti, tutte le aziende (settore privato) cercano di tagliare i costi.
                    Il settore pubblico fa l’esatto contrario: fa deficit massiccio per permettere al privato di risollevarsi.

                    Comment


                    • Quindi secondo te tutti i paesi che hanno i conti in ordine hanno privati in deficit ?

                      Comment


                      • Originariamente Scritto da Andy Fratton Visualizza Messaggio
                        Quindi secondo te tutti i paesi che hanno i conti in ordine hanno privati in deficit ?
                        Ancora non ho capito cosa intendi per “conti in ordine”. Se intendi che complessivamente non sono in deficit è impossibile.

                        Un dato rilevante: quasi tutti i paesi che hanno un basso debito pubblico hanno un alto debito privato e basso risparmio privato, e viceversa.
                        Last edited by giorg; 26/04/2020, 11:49.

                        Comment


                        • Originariamente Scritto da Andy Fratton Visualizza Messaggio
                          Gli investimenti non li fa lo Stato. Lo Stato deve limitarsi a creare le giuste condizioni per far sviluppare le aziende: poca burocrazia e forte de-regolamentazione. Non servono soldi, bastano leggi.

                          Vedrai che le aziende poi arrivano, investono ed assumono.
                          PS: da sostenitori della Brexit dovreste anche saperlo, è la strada che intende intraprendere Johnson.
                          Ma di che investimenti parli? Se ti riferisci all’azienda che fa lo smartphone allora ok, ma ci sono investimenti che solo il pubblico può fare (strade, infrastrutture, istruzione, sanità).


                          PPS: trader e rentier non danno assolutamente fastidio, anzi.
                          Visto che stiamo parlando di quanto sia ingiusto campare sulle spalle di chi produce, dunque scagliandoci contro chi consuma senza produrre nulla... i trader e rentier che c*** producono?

                          Comment


                          • Originariamente Scritto da giorg Visualizza Messaggio

                            Ma di che investimenti parli? Se ti riferisci all’azienda che fa lo smartphone allora ok, ma ci sono investimenti che solo il pubblico può fare (strade, infrastrutture, istruzione, sanità
                            Oddio probabilmente e’ l’opposto sopratutto in questi settori da te citati.

                            A parte il manto stradale che anche su quello ne possiamo parlare e che nella maggior parte dei casi e’ tutto una buca, il resto ormai per avere prestazioni degne di nota devi andare nel privato.

                            Basti pensare che la tempistica media per un trapianto di cuore nel pubblico, (sempre se ti arriva), e’ di 6 anni e mezzo mentre nel privato 3 mesi...

                            Vienimi a dire che solo il pubblico può fare investimenti proprio nel campo preso come esempio e sopratutto che li fa mirati e all’avanguardia...

                            Sarà ben meglio mettere mano alla burocrazia ed alla politica fiscale italiana per incentivare nuovi investimenti privati esteri con annessa creazione posti di lavoro piuttosto che stare qua a perdere tempo decidendo se bisogna uscirà dall’euro e dall’Europa o meno...
                            Se non impari ad essere pagato anche quando dormi, lavorerai fino alla morte.

                            Comment


                            • Originariamente Scritto da bomber747 Visualizza Messaggio

                              Oddio probabilmente e’ l’opposto sopratutto in questi settori da te citati.

                              A parte il manto stradale che anche su quello ne possiamo parlare e che nella maggior parte dei casi e’ tutto una buca, il resto ormai per avere prestazioni degne di nota devi andare nel privato.

                              Basti pensare che la tempistica media per un trapianto di cuore nel pubblico, (sempre se ti arriva), e’ di 6 anni e mezzo mentre nel privato 3 mesi...

                              Vienimi a dire che solo il pubblico può fare investimenti proprio nel campo preso come esempio e sopratutto che li fa mirati e all’avanguardia...
                              Il pubblico è mal ridotto perché lo hanno fatto a pezzi.
                              Per fare un esempio che si addice a questi tempi, vedi il numero di terapie intensive negli anni 80 rispetto ad oggi.

                              Veri progressi dal punto di vista sanitario possono essere fatte solo dal pubblico, che non deve pensare al bilancio. Perché il privato cercherà sempre e solo il profitto, e ti troverà un cura solo e soltanto se sarà per lui profittevole.

                              Il fatto che oggi la sanità pubblica sia inefficiente non deve trarre in inganno e creare lo stereotipo che è così per definizione. È così perché si è deciso (politicamente) che debba essere così e/o non si è deciso che debba essere migliore.

                              Ma nel complesso, proprio nel settore sanitario, il pubblico può arrivare dove il privato, per ragioni di bilancio e profitto, non potrà mai.

                              Comment


                              • Ci impongono i divieti sugli aiuti di stato, vengono a controllare ogni centesimo speso addirittura per i terremoti, si comprano gli aeroporti greci...

                                ...e quando tocca a loro ecco valanghe di soldi pubblici per salvare le loro aziende strategiche.

                                Comment

                                Working...
                                X